Flavio Bellinato, coordinatore MAIE Santo Domingo, parteciperà al primo Congresso MAIE Nord e Centro America che si terrà al Crown Plaza Hotel di Santo Domingo sabato 22 ottobre. Flavio interverrà su Santo Domingo e Repubblica Dominicana, racconterà le attività svolte dal Movimento nella RD e guarderà al futuro.
“Sono entusiasta per la realizzazione di questo Congresso”, dice a ItaliaChiamaItalia, “per me sarà la prima volta che parteciperò a questo tipo di eventi. Non vedo l’ora di potermi confrontare con delegati residenti in altri stati appartenenti alla nostra ripartizione elettorale per trattare tematiche importanti per i connazionali”.
Come va il lavoro del MAIE in Santo Domingo e più in generale nella RD? Iniziative sul territorio?
Abbiamo messo nero su bianco un programma di lavoro e dopo nemmeno due mesi posso orgogliosamente affermare che abbiamo ottenuto dei risultati concreti: Manuale dei diritti e doveri dei cittadini italiani in Repubblica Dominicana distribuito in gran parte del Paese e promosso anche in versione PDF sui social network, campagna di sensibilizzazione al voto in vista del prossimo referendum costituzionale affinché si possa limitare il più possibile il solito fenomeno dei plichi elettorali non consegnati e, prima del Congresso MAIE, riuniremo gli oriundi di un Comune calabrese per aiutarli a risolvere una spinosa questione che li affligge da anni.
Quali sono le principali problematiche degli italiani dei Caraibi? I loro desiderata?
Il programma del MAIE RD racchiude proprio quelle che sono le richieste della comunità. Avere servizi consolari efficienti, una maggiore coesione tra connazionali, un maggior senso di solidarietà verso chi ha bisogno di aiuto, l’ottenimento di accordi tra Italia e Repubblica Dominicana che possano finalmente evitare la doppia imposizione fiscale vigente, vedere riconosciuto il diritto all’assistenza sanitaria nei casi di emergenza anche ai connazionali considerati dalla normativa vigente “non emigranti” e la promozione del made in Italy e la cultura italiana.
Qual è il tuo giudizio, ad oggi, sugli eletti all’estero della nostra ripartizione elettorale?
Trovo inquietante il fatto che i tre parlamentari eletti nella nostra ripartizione siano stati così timidi per quanto riguarda la chiusura dell’Ambasciata d’Italia a Santo Domingo e la lotta per la riapertura della stessa. Dopo l’annuncio di voler riaprire le porte dell’Ambasciata da parte del Ministro Gentiloni, escono dal loro guscio per raccogliere voti. Questa non è la politica che piace a me e sono sicuro che non è nemmeno quella che piace ai connazionali residenti in Repubblica Dominicana. Abbiamo bisogno di ben altro.
Quale sarà il messaggio che lancerai durante il tuo intervento al congresso?
Il messaggio sarà quello di portare a casa risultati. Rispondere con i fatti alla mala politica, e non con gli insulti e gli spot populisti. Le belle parole lasciamole ai poeti; i fatti ed i risultati sono gli unici ingredienti che possono convincere gli elettori a sposare i propositi del MAIE. Chiederò ad ogni singolo delegato di ascoltare la propria comunità di riferimento, studiare un programma concreto ed ottenere quanto viene promesso. Questa è la ricetta vincente per far crescere i consensi del nostro movimento e riportare credibilità ad una politica che ai nostri connazionali piace sempre meno.
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