Oltre sette turisti stranieri su dieci mettono i prodotti del “bello e ben fatto” italiano tra i motivi trainanti del loro arrivo nel nostro Paese. Una percentuale che sfiora l’en plein tra i turisti che sono attratti dall’Italia alla scoperta, o riscoperta, delle proprie radici italiane.
A rilevarlo una indagine condotta da Cna Turismo e Commercio, Cna Agroalimentare e Cna Artistico e Tradizionale condotta in occasione del Ttg Travel Experience, la rassegna del turismo in corso a Rimini.
In cima ai prodotti di richiamo per la clientela internazionale in crescente arrivo in Italia, dove quest’anno si prevede il record assoluto di turisti stranieri, è l’agroalimentare, seguito da abbigliamento, gioielli, tipicità artigianali (dalla ceramica al vetro, dal legno all’alabastro).
Il valore dei saperi e dei sapori alla base del Made in Italy, spiega Cna, rappresenta un magnete, oltre che per i turisti stranieri di origine italiana, sia pure lontana, anche per quelli che arrivano nell’ordine dall’Asia (Cina e Giappone principalmente), dagli Usa e, in Europa, da Regno Unito, Germania e Francia.
“A questo punto, e considerata la necessità di incentivare un turismo di qualità piuttosto che di quantità, è indispensabile da parte delle istituzioni – sottolinea Cna – provvedere alla difesa del vero Made in Italy, contro i falsi scadenti provenienti soprattutto dall’estero e spacciati per italiani, e sostenere i produttori del nostro bello e ben fatto, spesso artigiani alle prese con la concorrenza sleale e al contempo con una burocrazia talvolta asfissiante nei loro confronti”.