Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, lunedì 27 maggio ha inaugurato i locali del nuovo Consolato Generale d’Italia a Bruxelles. L’evento si è svolto alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia in Belgio, Federica Favi e del neo nominato Console Generale a Bruxelles, Francesco Varriale.
“Con l’apertura del Consolato Generale a Bruxelles – ha dichiarato Tajani – continuiamo a potenziare la presenza di Ambasciate e Consolati italiani nel mondo: dobbiamo essere sempre più vicini ai nostri connazionali all’estero, a partire da un Paese come il Belgio dove risiede una delle nostre più qualificate comunità”.
“Dobbiamo garantire servizi più efficienti anche con un ancora maggiore ricorso alla digitalizzazione, soprattutto in quella che è diventata capitale d’Europa”, ha aggiunto il ministro.
Nella regione di Bruxelles e delle Fiandre risiedono – tra membri della storica e radicata comunità italiana ed esponenti della nuova mobilità – circa 120mila cittadini italiani, la popolazione di una media città italiana.
Attualmente era presente solo una “cancelleria consolare” collegata all’ambasciata; l’apertura di un Consolato Generale offrirà ai cittadini uno ‘Sportello Italia’ dedicato, per dare ancora migliore accesso a servizi amministrativi e consolari essenziali per una comunità così importante.
Tajani: “Nostre armi non possono essere usate fuori dai confini ucraini”
“Noi abbiamo deciso fin dall’inizio che tutto il materiale militare italiano non può essere usato al di fuori dei confini dell’Ucraina. Quindi sarà anche nostra responsabilità verificare come d’accordo con gli ucraini dove si usano le nostre armi. Non c’è possibilità di usarle in territorio russo perché non siamo in guerra con la Russia”, le parole del ministro Tajani arrivando al Consiglio Ue.