Ora che Cesare Battisti è stato assicurato alla giustizia, il governo punta a riportare in Italia gli altri latitanti nostrani.
Tra i terroristi italiani fuggiti all’estero, in tutto una cinquantina, ci sono Giorgio Pietrostefani, condannato a 22 anni per l’omicidio del commissario Luigi Calabresi e Enrico Villimburgo, altro brigatista condannato all’ergastolo nel processo Moro-ter. Entrambi si trovano in Francia, cosi’ come Simonetta Giorgieri, leader delle Br toscane, condannata al’ergastolo per l’omicidio Moro.
Nel mirino del Viminale, chiuso il caso Battisti, adesso c’è Alessio Casimirri, condannato all’ergastolo con sentenza definitiva, latitante in Nicaragua da oltre 30 anni. Ha acquisito la cittadinanza del Paese sudamericano e gestisce un ristorante sulla costa.
Ma non solo Casimirri. Il governo punta a proseguire la scia di arresti di latitanti eccellenti degli anni di piombo.
“Stiamo lavorando per recuperare terroristi che se la stanno godendo in giro per il mondo“, ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini a margine della conferenza stampa a Palazzo Chigi. E tra questi ci sarebbe anche Casimirri, la primula rossa che potrebbe ora finire nella rete degli investigatori.