Alessia Morani, Pd, è intervenuta ai microfoni di Radio Cusano Campus. Le parole di Michele Emiliano e le polemiche interne al Pd. “Gli elettori del Pd sono stanchissimi di sentire polemiche interne che hanno ben poco a che vedere con i problemi della gente – ha affermato Morani -. Io vengo da Camerino, c’era anche il Presidente della Repubblica, lì si è parlato dei problemi veri delle persone. Continuare con le polemiche interne non ha senso. Penso che Matteo abbia avuto il giusto atteggiamento, accantoniamo le polemiche e proviamo a dare una soluzione di prospettiva al Paese. Come ha detto Matteo, i nostri nemici sono da un’altra parte”.
Sconfitta al referendum. “Le ripercussioni ci sono state, non abbiamo più un Presidente del Consiglio che si chiama Matteo Renzi. Abbiamo fatto delle analisi sul motivo di questa sconfitta. Ci era sfuggito che quel voto referendario rispondeva poco ai contenuti della riforma, che comunque sono stati bocciati, ma è stato sostanzialmente un voto politico. Le appartenenze politiche sono ancora importanti e ciascuno ha votato secondo le indicazioni dei propri leader. Abbiamo visto che i giovani non ci hanno votato e dobbiamo capire per quale motivo. Io ho 41 anni e ho provato a immaginare se avessi avuto 20 anni cosa avrei votato. Quando si è giovani tendenzialmente si è più radicali e quando si è radicali si è contro l’establishment che viene rappresentato da chi governa. Quindi i giovani sono stati coerenti da questo punto di vista. La percentuale di non ci ha votato è ripartita tra M5S, Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, quindi sono tutti dei no diversi. La consapevolezza che questa generazione sta peggio dei propri padri ha influito. Io penso che la bocciatura della riforma sia una grande occasione mancata, è questo il mio più grande rammarico”.
Errori del passato. “L’errore principale che abbiamo fatto è di non esserci occupati sufficientemente dei cambiamenti socioeconomici della realtà italiana. Noi abbiamo una quota di popolazione che è esclusa anche da quella piccola ripresa economica che c’è stata. Dobbiamo occuparci anche degli esclusi, come nostra vocazione di centrosinistra, e rimettere al centro anche il problema della sicurezza dei cittadini. Il problema dell’immigrazione ad esempio è un problema epocale. Questo deve essere al centro del nostro programma futuro”.
Elezioni. “Noi siamo per andare a votare il prima possibile. Con quale legge elettorale? Io penso che non si debba cedere ad un ritorno al proporzionale. Ma se in breve tempo non si arriva ad un accordo penso che si possa votare con l’Italicum corretto dalla Consulta”.
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