Le abitazioni possedute in Italia dai cittadini italiani residenti all’estero iscritti all’Aire, verranno esentate dall’Imu (in quanto considerate abitazioni principali) e pagheranno Tari e Tasi ridotte di due terzi. Questo a a condizione che non risultino affittate o date in comodato d’uso. Lo stabilisce un emendamento al dl Casa dei relatori Stefano Esposito (Pd) e Franco Mirabelli (Pd) approvato dalle commissioni Lavori pubblici e Ambiente del Senato.
La disposizione, si legge nell’emendamento, sono pari a 4 milioni di euro l’anno, cui si provvede da tagli ai fondi 2014-2016 del ministero dell’Economia.
Anche questa modifica, come le altre, dovrà però passare il vaglio giovedì mattina della commissione Bilancio di palazzo Madama e poi il voto dell’Aula.
Sorprende il silenzio degli eletti all’estero, in particolare quelli che appartengono alla maggioranza di governo, sull’opportunità che potrebbe rappresentare questo emendamento per tantissimi italiani nel mondo. Di Imu e italiani all’estero su ItaliaChiamaItalia se ne parla da mesi, da anni. I parlamentari eletti oltre confine hanno scritto e detto sul tema di tutto e di più, con raffiche di comunicati stampa. E di fronte a una simile opportunità stanno zitti?
Vediamo come andrà giovedì mattina. Incrociamo le dita.
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