Aveva subíto un altro furto dieci giorni fa ed era esasperato: cosí Raffaele Villano, il titolare del bar Blue Moon di San Marcellino (Caserta) che l’altra notte ha ucciso un quindicenne rom, ha spiegato il suo gesto alla polizia. Al termine di un lungo interrogatorio nel commissariato di Giugliano, Villano è stato fermato con le accuse di omicidio e tentativo di omicidio: sparando, infatti, oltre a uccidere Nicola Sejdovic ha ferito in modo lieve un cugino ventunenne del ragazzo. Fermati anche i tre complici dell’ucciso, tra cui il ferito, con l’accusa di concorso in furto aggravato.
Gli investigatori sono riusciti a chiudere il caso in tempi brevissimi grazie soprattutto alla collaborazione del ventunenne. L’altra notte i quattro rom, tutti provenienti da un accampamento di Giugliano, hanno raggiunto in auto il bar Blue Moon, molto noto nelle province di Caserta e Napoli e frequentato anche da nomi noti del mondo dello spettacolo e dello sport (proprio poche ore prima del tragico furto Villano aveva inviato una torta ai calciatori del Napoli per la vittoria in Coppa Italia). Hanno forzato la saracinesca facendo scattare l’allarme, quindi hanno preso la macchinetta mangiasoldi (quella che cambia le banconote con monete per giocare alle slot machine) e l’hanno portata fuori. Nel frattempo Villano, che abita in un appartamento al piano superiore, svegliato dalla sirena si è affacciato al balcone e ha visto i ladri. Impugnata la rivoltella che deteneva legalmente assieme a due fucili, ha fatto fuoco quattro volte.
Nicola, che era entrato nell’auto dal portellone e stava tirando dietro la macchinetta mangiasoldi, è stato colpito al petto e a una gamba. La macchinetta è caduta dall’auto dopo una cinquantina di metri; di lí a poco Nicola Sejdovic è stato abbandonato in fin di vita davanti all’ospedale San Giuliano di Giugliano ed è morto poco dopo. Il rom ferito è andato invece a farsi medicare all’ospedale La Schiana di Pozzuoli, i cui medici hanno avvertito la polizia. Quando gli agenti hanno raggiunto il bar Blue Moon, la macchinetta era stata riportata nel locale ed era in corso la riparazione della saracinesca. I poliziotti hanno sequestrato le armi di Villano e convinto il titolare del negozio a consegnare loro i bossoli della rivoltella, che l’uomo aveva nascosto.
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