Agenti della polizia francese hanno fatto irruzione nella sede della Organizzazione non governativa ‘Rainbow4Africa’, a Bardonecchia, sul confine tra Italia e Francia. L’obiettivo degli agenti era utilizzare il bagno della sala per fare il test antidroga a un immigrato sospettato di essere uno spacciatore (il test antidroga è risultato poi negativo). Una operazione con la quale i francesi avrebbero violato il territorio italiano, secondo la dinamica riportata dalla stessa Organizzazione non governativa.
“Altro che espellere i diplomatici russi”, commenta a caldo il leader della Lega, Matteo Salvini, “qui bisogna espellere i funzionari francesi!”. E poi assicura: “Con noi al governo l’Italia rialzera’ la testa in Europa e da Macron e Merkel non abbiamo lezioni da prendere, i nostri confini ce li controlliamo noi”.
A seguito di quanto accaduto a Bardonecchia nella serata di venerdì 30 marzo, la Farnesina “ha immediatamente chiesto spiegazioni alle autorità francesi, sia tramite l’ambasciata di Francia a Roma, sia tramite la nostra ambasciata a Parigi”, si legge in una nota del ministero degli Esteri, che prosegue: “Non avendo ricevuto alcuna giustificazione per il grave atto (considerato del tutto al di fuori della cornice della collaborazione tra Stati frontalieri)” la Farnesina ha convocato al ministero l’ambasciatore di Francia in Italia, Christian Masset.
Il ministero degli Esteri, che ribadisce di considerare quanto accaduto “grave e del tutto al di fuori della cornice della collaborazione tra Stati frontalieri”, fa sapere anche che i locali della stazione di Bardonecchia, precedentemente accessibili agli agenti francesi, non lo sono più, essendo adesso occupati da una organizzazione non governativa a scopo umanitario.
Piovono intanto sulle agenzie le reazioni politiche. Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia: “Così si è ridotta l’Italia dopo sei anni di governi asserviti alle cancellerie straniere”. Daniela Santanchè: “Non penso sia ammissibile una cosa del genere. Pretendere delle scuse è il minimo, ma poi bisognera’ chiedere all’Europa spiegazioni. Non siamo ne’ dobbiamo essere considerati lo zerbino dell’Europa”.
“Bene ha fatto la Farnesina a convocare l’ambasciatore francese. Quanto accaduto a Bardonecchia deve essere chiarito completamente in ogni suo aspetto.” Lo scrive, in un tweet, il capo politico M5S Luigi Di Maio.
Roberto Speranza di Liberi e uguali, commentando l’irruzione di cinque gendarmi francesi nella sala della stazione al confine italo-francese, dove stava operando la ong Rainbow4Africa con i migranti, dichiara: “Quanto accaduto alla stazione di Bardonecchia rappresenta un fatto grave. Il governo, nel pieno delle sue funzioni per le attività correnti, venga al più presto a riferire in Parlamento sull’esatta dinamica dei fatti”.
Nel frattempo in una nota il ministro francese per i Conti pubblici, Gerald Darmanin, spiega che il locale della stazione di Bardonecchia è “a disposizione della dogana francese, in applicazione degli accordi del 1990 del Bureau à contrôles nationaux juxtaposés (BCNJ)”. “Dal momento che da qualche mese questo locale è stato anche messo a disposizione di un’associazione per l’aiuto ai migranti, gli agenti – prosegue il ministro – hanno chiesto la possibilità di accedere ai sanitari, che è stata concessa loro”. “Il controllo alla fine si è rivelato negativo. Tuttavia alcuni membri dell’associazione si sono risentiti per questo controllo e hanno voluto che la persona controllata restasse con loro al termine del controllo”.
Leu ritiene “insoddisfacente” la risposta della Francia. Federico Fornaro, di Liberi e Eguali e Presidente del Gruppo Misto alla Camera dei Deputati, commenta: “Nessun accordo di polizia transfrontaliero può consentire a una polizia di un altro stato di entrare in Italia al di fuori di una qualsivoglia forma di coordinamento investigativo con le autorita’ del nostro Paese. E’ necessario quindi che al piu’ presto il Governo venga a riferire in Parlamento sulle iniziative diplomatiche intraprese affinche’ episodi come quelli di Bardonecchia non abbiamo piu’ a ripetersi in futuro”.