E’ stato inaugurata domenica l’estensione del Canale di Panama, la maggior opera ingegneristica del XXI secolo. Un ampliamento che permetterà il passaggio di navi tre volte più grandi. Non sono mancate le polemiche e le ‘guerre’ nei tribunali, per un ritardo nella consegna e un incremento nei costi. Nel giorno dell’apertura ufficiale però, i problemi sono stati messi da parte.
“La soddisfazione di veder terminata l’opera – ha detto Jorge Luis Quijano, amministratore del Canale – dà un sapore tanto buono che comincia a chiudere tutte le vicissitudini".
Con l’ampliamento Panama si attende di veder triplicati gli ingressi per il passaggio delle imbarcazioni. E questa opera, che ha visto l’ingegneria della impresa italiana Salini Impregilo in prima fila, ha dato anche un impulso patriottico al Paese centroamericano. "Quando gli Stati Uniti aprirono il Canale nel 1914 – ha ricordato Juan Carlos Varela, presidente di Panama – soltanto una manciata di connazionali presero parte all’evento. Oltre cento anni dopo circa il 95% delle 40.000 persone che hanno contribuito con il proprio talento a fare del Canale ampliato una realtà sono panamensi”.
Dal Canale transita il 5% del commercio mondiale, ecco anche in numeri spiegata la grande importanza di questa opera. Sono stati diecimila i panamensi che hanno assistito alla cerimonia e la Cosco Shipping Panamà, vincitrice attraverso un sorteggio, è stata la prima imbarcazione a passare nel nuovo canale ampliato, alle 6 del mattino ora locale con il comandante della nave che ha ricevuto dal presidente Varela una medaglia d’oro commemorativa.
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