Due capoluoghi di provincia, Asti ed Alessandria, passati dal centrodestra al centrosinistra, il terzo al voto, Cuneo, finito al candidato sostenuto da un gruppo di fuoriusciti dal Pd, tra cui l’ex sindaco, che ha prevalso sul vincitore delle Primarie, sostenuto dallo stesso Pd (che avra’ soltanto due seggi nel consiglio). E’ ricca di spunti l’analisi dei risultati dei ballottaggi delle Comunali in Piemonte. C’e’ un altro dato significativo, l’affermazione a Rivalta di Torino del candidato di nette posizioni No Tav, esponente di una lista civica ecologista che ha avuto l’appoggio esterno del Movimento 5 Stelle. Il centrodestra ha tenuto in tre citta’: Acqui Terme (Alessandria), Mondovi’ (Cuneo) e Borgomanero (Novara), dove ha vinto un candidato, Anna Tinivella, di una lista civica in coalizione con l’Udc che al ballottaggio ha avuto l’appoggio della Lega Nord.
Il centrosinistra, infine, si e’ confermato a Chivasso (Torino), l’ottavo Comune piemontese dove si e’ votato al secondo turno delle Comunali. Il centrosinistra torna ad essere in vantaggio, 5 a 3, nella guida dei capoluoghi di provincia: al centrodestra restano ora Verbania, Vercelli e Biella. Ad Asti ed Alessandria sono stati bocciati i sindaci uscenti, Giorgio Galvagno e Piercarlo Fabbio, entrambi del Pdl, sconfitti dai candidati del Pd, Fabrizio Brignolo e Rita Rossa, entrambi vincitori delle primarie. Ad Alessandria molto forte l’astensionismo: ha votato appena il 41,65%.
Il voto di Cuneo, al contrario, ha bocciato Gigi Garelli, che aveva prevalso nella consultazione popolare del centrosinistra.
Subito dopo le primarie Garelli aveva pero’ perso il sostegno dell’ex sindaco Alberto Valmaggia, del presidente del consiglio comunale e di due assessori, tutti fuoriusciti dal Pd. Su Garelli ha prevalso, con il 59,9% dei consensi, il candidato di una coalizione di centrosinistra considerata piu’ ‘moderata’ (Udc-Crescere Insieme, Cuneo Solidale, Democratici per Cuneo, lista civica Centro, Cuneo Piu’).
Per il segretario regionale del Pd, Gianfranco Morgando, l’esito complessivo del voto rivela ‘una netta inversione di tendenza. Il panorama politico della regione cambia radicalmente ed il Pd e’ il primo partito del Piemonte’. Sul fronte opposto, il coordinatore regionale del Pdl Enzo Ghigo, ascrive la sconfitta del centrodestra ‘alle amministrazioni uscenti ed alle proposte programmatiche presentate’. Per i dirigenti piemontesi di Sel, Monica Cerutti e Fabio Lavagno ‘c’e’ stata una svolta a sinistra: Un anno dopo la caduta della roccaforte leghista di Novara, il centrosinistra ha conquistato Asti ed Alessandria: i piemontesi – dicono – bocciano la giunta Cota e la sua confusa maggioranza’.
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