Sara’ lotta all’ultimo voto nel ballottaggio per il nuovo sindaco dell’Aquila, chiamato alla sfida della ricostruzione pesante della citta’ devastata dal terremoto del 6 aprile 2009. Una partita da 6 miliardi. Dopo una campagna elettorale rovente e piena di veleni, Massimo Cialente (Pd), sindaco uscente e candidato del centrosinistra, parte con dieci punti di vantaggio su Giorgio De Matteis (Mpa), vice presidente del Consiglio regionale, leader del progetto politico ‘L’Aquila citta’ aperta’ che ha spaccato il centrodestra.
Nel primo turno Cialente ha raccolto il 40,58% dei consensi contro il 29,78% di De Matteis. Piu’ ridotto lo scarto tra le coalizioni: 37,05% per il centrosinistra (che ha incassato meno del suo leader), 33,43% per lo schieramento misto, politico e civico, che ha raccolto piu’ del suo candidato.
Al ballottaggio le due coalizioni si presenteranno leggermente ritoccate. Il centrosinistra ha siglato un apparentamento tecnico con l’Idv, che al primo turno si era presentata con una lista civica: entrambi i simboli si aggiungeranno ai sei originali: Pd, Api, Socialisti riformisti, Federazione della sinistra, Sel e la civica Cattolici e democratici per L’Aquila. Anche la coalizione di De Matteis si e’ allargata, ma senza la firma di accordi formali, con il solo appoggio politico del Pdl, che al primo turno aveva sostenuto il candidato sindaco, Pierluigi Properzi, raccogliendo l’8,47% (14 punti in meno rispetto alle Provinciali 2010).
Il Pdl si aggiungera’, senza comparire con il simbolo sulla scheda, ai partiti Mpa, Unione di centro e Udeur e alle liste civiche Prospettiva 2022 (riconducibile alla Destra), Tutti per L’Aquila, L’Aquila citta’ unita-Verdi e I Castelli per L’Aquila.
Nei numerosi faccia a faccia nelle tv locali e nei quotidiani digitali aquilani, i due contendenti si sono scambiati fendenti sul passato, le scelte fatte e non fatte, e sul futuro, la strategia per sbloccare la ricostruzione, oggi impantanata.
‘Rispetto al 2007 ho lo stesso entusiasmo, lo stesso amore per la citta’, la stessa idea di dover stendere un piano strategico di sviluppo, rivolto al futuro’, assicura Cialente; ‘Prima che un progetto politico, ‘L’Aquila citta’ aperta’ e’ una scelta culturale, un punto di vista nuovo con il quale guardare alla nostra citta”, replica De Matteis.
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