Nell’edizione del weekend di Avvenire (Diocesane) si sottolinea l’importanza della stampa italiana all’estero.
“La globalizzazione – si legge -, i mutamenti del mercato del lavoro hanno determinato un aumento considerevole degli italiani all’estero. In particolare sono 5,5 milioni gli italiani che vivono fuori dal bel Paese e solo nel 2020 gli iscritti all’Aire sono 198 mila in più rispetto all’anno precedente, come registrano i dati Aire contenuti nel XV Rapporto italiani nel mondo presentato nel mese di ottobre dello scorso anno dalla Fondazione Migrantes”.
“Alla luce di questo fenomeno, il ruolo della stampa italiana all’estero diventa sempre più importante; raccontare le vicende italiane in ottica interna e internazionale a chi pur non vivendo più la quotidianità rimane ancorato saldamente alle proprie origini.
In questo senso i giornali devono offrire agli immigrati italiani vari spunti di riflessione: dare la notizia dei fatti che accadono in Italia e rafforzare il senso di appartenenza”.
“Per quanto riguarda il primo aspetto – continua Avvenire – si tratta di informare quanti non vivono più in Italia delle decisioni che impattano sulla loro sfera privata. Per quanto concerne il senso di appartenenza, i giornali hanno il dovere di raccontare l’italianità ed i valori ad essa connessi”.