“L’ennesimo aumento forfettario per le tratte autostradali che di fatto costituiscono arterie di comune percorrenza per i cittadini che a Roma vivono e lavorano, rappresenta un’iniqua tassa di ingresso alla città applicata ai suoi stessi cittadini residenti. Questi pochi ma preziosi chilometri di asfalto dovrebbero essere gratuiti per queste fasce di utenti, invece non solo non lo sono, ma si paga un prezzo salato che non corrisponde al servizio offerto”. Lo dichiara in una nota il presidente della Commissione sicurezza di Roma Capitale Fabrizio Santori, a proposito degli aumenti scattati sul tratto della A24 fino all’uscita Lunghezza.
“I prezzi delle autostrade devono essere controllati e gestiti con maggiore attenzione, buon senso ed equità. Non possono lievitare, seppure motivati da adeguamenti tariffari o dalla necessità di fronteggiare la crisi, seguendo i generali criteri usati per l’intera rete autostradale. E’ necessario che il Sindaco si impegni nei confronti del Governo Monti e di Anas chiedendo di rivedere le tariffe, calcolandole sull’effettivo numero di chilometri percorsi. Calcolati al chilometro, infatti, i prezzi pagati per esempio dai residenti di Lunghezza, Ponte di Nona e Colle degli Abeti, aree della città periferiche spesso dimenticate dalle istituzioni, sarebbero quasi dimezzati”, conclude Santori.
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