Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture, intervenendo all’assemblea di Conflavoro, a proposito delle politiche green che vanno ultimamente tanto di moda, ha commentato: “Se qualcosa non funziona bisogna avere il coraggio di riconoscerlo e cambiare registro. Penso all’ideologia del green che si trasforma in black, rischiando di portare a un suicidio dell’economia”.
“La messa fuori mercato, l’impossibilità di comprare e vendere dal primo gennaio 2035 auto a diesel e a benzina, perché tutti dovranno comprare o vendere solo auto elettriche non ha niente di green, è un suicidio commerciale, industriale e ambientale”, secondo il ministro.
”In Europa sono a rischio 14 milioni di posti di lavoro” che in Italia corrispondono ad ”alcune centinaia di migliaia di posti di lavoro” fatti di ”piccole imprese, artigiani, botteghe e coloro che sono legati all’automotive”.
Il ministro chiede di ”tenere presente i dati scientifici, non ideologici” che oggi ”dicono che dal momento della costruzione all’avvio di strada, un’auto elettrica prodotta in Cina emette di più, inquina di più e costa di più rispetto a un Euro 6 diesel prodotta in Italia”.
Quindi, prosegue il ministro, ”non vedo perché qualcuno intenda proseguire in quello che è un suicidio annunciato che poi va a ricadere sul mercato”.
“I signori Stellantis, molto banalmente, chiudono in Italia, aprono all’estero, vendono in Italia e pagano le tasse all’estero, mentre le pmi difficilmente possono delocalizzare. Per me non esistono imprese di serie A e di serie B”.