A proposito di auto elettriche, ibride, innovatrici, sperimentali e giù di lì, arrivano le prime rogne.
Rogna numero uno: a Napoli un prototipo di auto ibrida della Volkwagen Polo e’ esplosa e ha preso fuoco in tangenziale durante una prova su strada. Due morti, una ricercatrice di 66 anni e uno studente di 25, che erano a bordo per effettuare la prova e non hanno retto alle gravissime ustioni. La divisione del CNR di Napoli che attende alla ricerca sulla combustione, ha annunciato di aver già avviato un’indagine interna per capire le dinamiche dell’incidente, e di voler dare la massima disponibilità e collaborazione agli inquirenti.
La vettura esplosa, secondo quanto dichiarato dal direttore dello Stems (istituto di scienze e tecnologie per l’energia e la mobilità sostenibili) del CNR Riccardo Chirone, sarebbe un prototipo affidato all’universita’ di Salerno nel quadro di un progetto di ricerca europeo sulla ibridizzazione dei motori. Progetto, ha preso le distanze il direttore, di cui il CNR non fa parte.
Intanto, secondo le prime impressioni, pare che a causare l’esplosione siano state due bombole che si trovavano a bordo della vettura e che non si sa ancora bene che cosa diavolo contenessero. Si vocifera di una scintilla, si esclude una collisione (secondo quanto appare dalle videocamere collocate in tangenziale). Intanto, due vittime.
Seconda rogna: una Nissan Leaf (auto a propulsione elettrica, berlina due volumi cinque porte) va a fuoco nel cortile della stessa concessionaria, a Ravenna, in seguito a circostanze legate alla recente alluvione. Stando a quanto ha riferito in questi giorni il Resto del Carlino (e ripreso successivamente una tivù locale), la macchina era rimasta diversi giorni immersa nell’acqua senza circolare e avrebbe insomma affrontato “situazioni meteo per le quali non sarebbe stata progettata”, recita la dichiarazione dei vigili del fuoco, intervenuti tempestivamente a sedare fiamme e fumo.
Sembra anche che in questi giorni i pompieri avessero chiesto una mappatura di tutte le auto elettriche presenti nelle varie concessionarie, in quanto “tenute in ambienti particolarmente umidi, per evitare problemi dovuti all’inondazione”. Come dire che certe auto prendono il raffreddore, soffrono l’umidita’ e possono andare incontro a pericolosi reumatismi con annessi e connessi.
Fatto sta che il Comune di Ravenna ha preso il toro per le corna, ha emanato un’ordinanza e ha messo in quarantena tutte le auto elettriche e ibride colpite dall’alluvione.
Hem, forse il futuro dell’auto ecologica prevede un protocollo special: un bel golf di lana, impermeabilino, armadietto di pronto soccorso dedicato e magari anche lo scaldino dei nonni. Caro amatissimo Gt Alfa (ormai d’epoca e, immagino, felicemente pensionato nel paradiso delle star), che avevi una salute di ferro, un bel carburatore a prova di bomba e quando ti portavo a sciare sopportavi la pioggia, la neve e il gelo, te quiero. E ti rimpiango tanto.