Il verde Alexander Van der Bellen ha vinto le elezioni in Austria dopo lo spoglio dei voti per posta sconfiggendo l’ultranazionalista Norbert Hofer. Secondo i dati diffusi in conferenza stampa dal ministro dell’Interno, Wolfgang Sobotka, Van der Bellen ha vinto con un vantaggio di 31.026 voti. L’affluenza è stata del 72,7%, ha riferito il quotidiano Der Standard.
Dunque l’estrema destra in Austria è stata battuta, anche se ha ottenuto un ottimo risultato. L’Austria, di fatto, è un Paese diviso politicamente a metà. Lo sa bene il presidente eletto, che proprio per questo sottolinea di voler essere un presidente super partes.
"Van der Bellen ha vinto con un vantaggio minimo. Queste elezioni hanno un vincitore, ma certamente non hanno sconfitti". Lo ha detto il cancelliere austriaco socialdemocratico Christian Kern, commentando le presidenziali. "Con Van der Bellen – ha aggiunto – il governo avra’ un partner europeista, che non alimenta le paure". Il vicecancelliere Reinhold Mitterlehner dei popolari ha invitato tutti "a porre in primo piano le cose che uniscono e non quelle che dividono". "Il governo – ha aggiunto – ha capito il messaggio. Si tratta del futuro dell’Austria".
Ecco le prime dichiarazioni di Alexander Van der Bellen dopo la vittoria: “Mi impegnero’ per fare si’ che tra sei anni, quando terminera’ il mio mandato, quasi tutti gli austriaci potranno dire di stare meglio e che il loro figli possano guardare il futuro con fiducia e serenità". "Da presidente saro’ l’apriporta dell’Austria all’estero per l’economia e per creare nuovi posti di lavoro". Van der Bellen ha dichiarato di aver sospeso la sua iscrizione ai Verdi, "per essere un presidente veramente super partes".
"Si è parlato molto di una linea di divisione in questo Paese", ha sottolineato, tra i giovani e i vecchi, la città e la campagna. "Ci sono due metà che costituiscono l’Austria. Una metà è importante come l’altra, posso dire: sei importante come me e io sono importante come te, insieme costituiamo questa bella Austria".
"Dobbiamo imparare molto da questa tornata elettorale, ci spetta un grande lavoro. Molti non si sentono compresi e la politica li deve ascoltare, anche quelli pieni di rabbia, e occuparsi dei problemi veri del Paese". "Ovviamente – ha aggiunto – questo deve essere reciproco: se io ti ascolto, anche tu devi ascoltarmi".
LE REAZIONI POLITICHE IN ITALIA In ogni caso la destra ottiene “un gran risultato”, commenta Massimiliano Fedriga, Capogruppo alla camera della Lega Nord. "Tutti contro il partito delle liberta’ austriaco che per pochi decimi di punto, oltretutto decisi da voti inviati con delle buste, non e’ diventato presidente. Il vento di cambiamento sta travolgendo l’Europa della Merkel e di Renzi, l’Europa delle lobby e dei clandestini, l’Europa delle banche e dei poteri forti”.
Malgrado la sconfitta di misura alle elezioni presidenziali austriache, anche il Front National di Marine Le Pen si è felicitato con il candidato del estrema destra Fpoe, Norbert Hofer, per il "bel risultato" che annuncia "successi futuri" in Austria e "altrove nel mondo". "Il ritorno delle sovranità nazionali è ormai solo questione di tempo", sottolinea il Front National, la cui leader, Marine Le Pen, intende candidarsi alle elezioni presidenziali francesi del 2017.
La vittoria di Van der Bellen in Austria "fa tirare un sospiro di sollievo, certamente lo tiriamo anche noi italiani perche’ indubbiamente l’Austria e’ uno dei paesi con cui siamo piu’ collegati, un paese vicino e amico". Lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, lasciando la riunione del Consiglio Ue Esteri. Il risultato di Hofer pero’ e’ "una lezione per i partiti tradizionali, che hanno inseguito le spinte della strumentalizzazione della questione migratoria. Inseguire queste spinte ha dato ulteriore fiato alla proposta populista", ha sottolineato Gentiloni.
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