In questi giorni frenetici tutte le segreterie politiche sono impegnate nelle composizioni delle liste e nella scelta del candidato migliore; c’è perfino chi pensa di candidare alcuni VIP nella circoscrizione, ma chi pensa che possa bastare un qualsiasi nome famoso per vincere sbaglia di grosso. Gli elettori sono più maturi di quanto pensino i politici e sapranno dare fiducia alle persone competenti e attive sui territori.
Noi Italiani nel mondo siamo in campo, stiamo valutando alcune ipotesi di una nostra candidatura, stiamo trattando con due dei maggiori partiti di centrodestra. Abbiamo presentato le nostre proposte di programma e le nostre condizioni, una su tutte la nostra collaborazione solo se il centrodestra nella circoscrizione Africa-Asia-Oceania-Antartide (AAOA) si presenterà con una lista UNITA.
Non ha senso secondo noi presentarsi alle prossime elezioni con due o tre liste di centrodestra quando c’è uno scenario nuovo rispetto al passato: il seggio è in bilico, e non a caso tutti i partiti si sono trincerati in un silenzio assordante.
Secondo alcune voci di corridoio, in questa circoscrizione il centrosinistra vedrà due liste, il PD e Liberi e Uguali. E se le voci saranno confermate la sinistra questo seggio se lo dovrà sudare rispetto al passato, quando per loro le elezioni erano una passeggiata.
Per questo il centrodestra ha un’occasione d’oro se non fa gli stessi errori del passato, considerando anche che in campo non ci sono più big come Joe Cossari e Teresa Restifa. A questo proposito consideriamo gli emendamenti Lupi e Fiano incomprensibili, giustificati solo dalla paura di perdere le poltrone.
Chi crede di aver già vinto si sbaglia, senza una lista UNITA non si va da nessuna parte. Noi lo diciamo da tempo ormai: se in questa circoscrizione il centrodestra va disunito ogni componente si assumerà la responsabilità di una disfatta annunciata.
Noi come Italiani nel mondo siamo disponibili a collaborare con un ruolo primario e non secondario, non siamo la ruota di scorta di nessuno, siamo consapevoli che si deve fare un ruolo di squadra e oggi più che mai crediamo che il nostro apporto non solo è fondamentale ma può risultare vincente.
Altrimenti lasceremo ancora una volta la strada aperta al centrosinistra se non addirittura al M5S. Queste sono elezioni che si vincono con uno scarto minimo, un po’ come è successo nel 2013 con la lista Monti, quando la differenza la fece il PDL, sottraendo di fatto voti a quella lista. Oggi la situazione è simile, con la differenza che a sinistra c’è un’anima nuova che toglie voti ai suoi cugini e non al centrodestra. Con lo scenario di tre liste di centrodestra e due di sinistra allora il M5s ha buone possibilità di vittoria.
NOI ci siamo solo se UNITI, altrimenti aspetteremo il voto «vero», cioè quello successivo. Infatti con una situazione tripolare si rischia di avere un altro governo tecnico e per non spendere le nostre energie in una campagna inutile e poco costruttiva sui temi degli italiani all’estero, ci ritireremo dal tavolo un secondo dopo.
Siamo disponibili come abbiamo dimostrato in questi mesi e soprattutto in questi giorni al dialogo con tutti, non vogliamo fare una campagna elettorale contro i soggetti in campo. Noi vogliamo parlare di proposte e del futuro dei giovani, dell’Italia di domani e dei nostri connazionali all’estero, non siamo inclini a fare campagne parlando del passato, il passato appunto è morto e sepolto, dobbiamo solo averne memoria per non ripetere gli stessi errori.
Non vogliamo ritrovarci a fare una campagna elettorale su due fronti di guerra: vogliamo confrontarci civilmente, ascoltare ed essere ascoltati. Per il bene di tutti gli italiani.