Un rapporto di esperti legali ordinato un anno fa dal governo australiano sugli abusi fisici e sessuali nelle forze armate enumera episodi raccapriccianti che si susseguono dagli anni ’50 fino ai tempi piu’ recenti, indicando fra l’altro che alcuni pedofili si arruolavano proprio per prendere di mira ragazzini anche di 15 anni o ancora piu’ giovani. Un programma di attualita’ della Tv pubblica Abc ha ottenuto un elenco di denunce di abusi, preparato dallo studio legale DLA Piper, che riporta centinaia di storie plausibili di abusi e avverte del rischio che ‘i responsabili delle violenze occupino ora posizioni medie o alte nelle Forze di Difesa’.
Ben 850 casi sono stati raccolti dai legali, e vanno da rituali di brutalita’ degradante a episodi orribili di aggressione sessuale di ragazzini. ‘E’ certo che molti ragazzi sono stati sottoposti a gravi aggressioni sessuali e fisiche e ad altri gravi abusi mentre erano nelle forze di difesa dagli anni ’50 fino agli anni ’80’, sostiene il rapporto. Fino alla fine degli anni ’60 la Marina reclutava ragazzi di 13 anni e le altre due forze reclutavano ragazzi di 15.
Il documento riferisce che molte delle vittime si sono fatte avanti per la prima volta da quando l’attuale inchiesta e’ stata annunciata, nonostante precedenti indagini avessero gia mostrato l’ampiezza del fenomeno. E suggerisce diversi possibili fattori dietro ‘al tasso molto ridotto’ di denunce di aggressioni sessuali, fra i quali le scarse prospettive di condanna e una catena di comando che ‘si presta all’abuso con impunita’ dei superiori’.
Una delle asserzioni piu’ inquietanti del rapporto e’ che molte delle vittime di abusi hanno in seguito perpetrato simili atti contro le nuove reclute. Gli abusi sono andati avanti nonostante molti rapporti sul fenomeno e vari tentativi di mettervi fine. E la cultura militare per se’ stessa e’ all’origine degli abusi, sostiene il documento.
Il ministro della Difesa Stephen Smith ha promesso tolleranza zero verso futuri abusi, mentre la premier laburista Julia Gillard ha definito ‘profondamente angoscianti’ le accuse contenute nel rapporto, e ‘veramente inquietante’ la sua lettura. ‘Dobbiamo trovare i mezzi migliori per affrontare il fenomeno, tenendo conto dell’epoca a cui risalgono diversi fatti. Un’opzione e’ la costituzione di una commissione giudiziaria d’inchiesta, almeno per i fatti piu’ gravi’, ha detto alla stampa.
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