“L’audizione con Luigi Maria Vignali, Direttore Generale della Direzione per gli italiani all’estero e le politiche migratorie del MAECI, ha consentito una seria opportunità di approfondimento su temi di maggiore rilevanza per le nostre comunità nel mondo”. Così dichiara in una nota l’On. Marco Fedi, deputato Pd eletto all’estero e residente in Australia, che prosegue: “La situazione di emergenza in Venezuela deve impegnare tutti nel trovare risposte urgenti. Nella vicenda BREXIT, per giungere ad affermare la priorità ai cittadini e al riconoscimento della residenza, si richiede un analogo impegno a livello politico, affinché non solo il Regno Unito riconosca questa esigenza ma garantisca anche procedure semplici e gratuite o a costi contenuti”.
“Sul tema delle nuove mobilità ho auspicato un tavolo di concertazione interministeriale tra i Ministeri del Lavoro, dell’Università, del MEF e degli Esteri, per garantire che la complessità e la diversificazione dei nuovi flussi trovino risposte adeguate sotto il profilo delle opportunità di crescita e di scambio culturale ed economico, così come sotto il profilo della tutela che della fiscalità generale.
Abbiamo dato atto dell’importanza di avere avviato la campagna di informazione per promuovere l’iscrizione all’AIRE e in questo senso abbiamo auspicato la necessaria attenzione al mondo dell’informazione, alla nostra rete di comunicazione nel mondo, valorizzata dalla nuova legge sull’editoria, affinché si possa arrivare anche a degli investimenti in quella direzione.
La rete consolare nel mondo, a sua volta, ha bisogno di forti investimenti per potenziare i servizi. In questo senso il Comitato ha assunto l’impegno di fare arrivare al Governo la richiesta che la proposta di bilancio che arriverà nelle aule parlamentari contenga già risposte convincenti in questa direzione. Per le emergenze ma anche per l’attività ordinaria nel settore dei servizi consolari.
Per la promozione e diffusione della lingua e della cultura italiana nel mondo si tratta di mettere a regime gli investimenti ordinari ma anche di prevedere risorse aggiuntive.
È necessario, inoltre, potere utilizzare sempre, per tutti i servizi consolari e per tutta la rete nel mondo, una giusta quota delle percezioni consolari”.
“Il Direttore Vignali, che visiterà gli Stati Uniti prossimamente, ha risposto positivamente alla sollecitazione di mantenere il Columbus Day nella sfera della “storia italiana negli Stati Uniti”, quindi nella vicenda storica e culturale dell’emigrazione, non riconducibile in alcun modo alla storia della colonizzazione.
Non nascondendo, peraltro, che anche sulla figura di Cristoforo Colombo occorre ripristinare la verità storica, evitando giudizi sommari legati ad esigenze politiche che rischiano di non dare un serio contributo – conclude Fedi – neanche a chi giustamente si propone di ricordare e commemorare i genocidi americani delle popolazioni indigene”.
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