La bicamerale per gli italiani nel mondo “avrà indipendenza e autonomia” ma “non opererà in isolamento, dovrà lavorare in forte sinergia con il mondo della rappresentanza italiana all’estero, con i Comites e con il Cgie. Dovrà svolgere le azioni di controllo e di indirizzo ma anche risolvere il problema dell’esodo di cervelli, braccia e cuori a cui dovremo cercare un rimedio”. Lo afferma Massimo Ungaro, deputato di Italia Viva eletta all’estero, intervenendo alla Camera all’audizione di Comites e patronati nell’ambito dell’esame delle proposte di legge sull’istituzione di una commissione bicamerale per gli italiani all’estero.
Per Ungaro il ciclo di audizioni che avvia l’iter della proposta di legge per l’Istituzione di Commissione parlamentare per le questioni degli italiani all’estero “è iniziato col piede giusto”.
“Ringrazio tutti i partecipanti – dichiara Ungaro in una nota – per il supporto e per l’importante momento di confronto e di approfondimento sulle tante necessità delle nostre numerose comunità all’estero, così come per le preziose indicazioni in merito alla struttura, alla composizione della commissione bicamerale, alle sue finalità. La consistenza e il peso storico, sociale, economico della prima e della nuova emigrazione italiana meritano un iter accurato della proposta di legge ora in esame del Parlamento italiano dato da occasioni come queste”, conclude il deputato di Italia Viva.