Massimiliano Romeo, Capogruppo della Lega al Senato, è primo firmatario di due proposte di legge sulle moschee.
“Non è corretto chiamarla legge anti-moschee, è una legge che regolamenta la costruzione delle moschee –ha spiegato Romeo a Radio Cusano Campus -. Riguarda tutti gli edifici di culto, perché non si possono fare distinzioni. La proposta ricalca quanto è stato già fatto in Regione Lombardia e prevede una serie di vincoli urbanistici e anche la possibilità di un referendum consultivo tra i cittadini riguardo la costruzione di questi luoghi di culto. A livello nazionale si potrebbero introdurre ulteriori limiti: controllo dei finanziamenti a questi luoghi di culto, il fatto che le prediche vengano fatte in italiano, ci deve essere massima trasparenza”.
“Nella nostra Costituzione è garantita la libertà di culto, però nel comma 8 c’è scritto che bisogna rispettare l’ordinamento giuridico dello Stato, purtroppo la religione islamica pensa che la legge coranica valga di più della legge dello Stato perché non hanno questa separazione. Fino a quando i musulmani non capiranno questa differenza, l’integrazione non si compirà. A volte si creano dei ghetti, perché comprano tutti delle case nello stesso quartiere e da lì iniziano a instaurare una legge che è la loro, come succede in Olanda nel triangolo tra Rotterdam, l’Aja e Amsterdam, lì fra poco saranno più i musulmani degli olandesi. Devono cominciare loro a riconoscere l’autorità dello Stato”.
Sull’attentato a Strasburgo. “Tutta l’Europa si deve interrogare sull’aspetto della prevenzione. In molti casi questi attentatori sono noti alle forze dell’ordine, un maggiore controllo e anche un tentativo di de-radicalizzazione va fatta. Per prevenire bisogna fare qualcosa di più, prendendo esempio da Israele che li prende prima che facciano attentati. In Europa c’è troppo garantismo da questo punto di vista, troppa clemenza, bisogna essere più incisivi e più determinati. Non è solo un problema di integrazione, perché anche le persone integrate sposano il radicalismo, magari dopo aver frequentato qualche luogo di culto dove viene fatta propaganda. Lì bisogna scovare questi soggetti radicalizzati e prenderli prima”.