“Mentre a Roma si discute, Sagunto cade. La celebre frase di Tito Livio sulla Seconda Guerra Punica si adatta perfettamente alla situazione politica del vecchio continente”. Questa la dichiarazione dell’On. Simone Billi, unico eletto nella Coalizione di centro-destra per la Lega Salvini Premier in Europa, dopo l’attentato al mercatino di Natale a Strasburgo, a pochi passi dal Parlamento Europeo riunito in sessione plenaria.
Una considerazione che si riallaccia anche al discorso del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte prima della missione a Bruxelles.
“C’è molto di più in gioco della manovra economica. Un DPEF Documento di Programmazione Economica-Finanziaria comunque votato da un Parlamento eletto da cittadini che vogliono un cambiamento reale dopo anni di slogan e promesse”.
L’esponente del Carroccio non si sente purtroppo ottimista sul futuro dell’Ue. “Mi sembra che le istituzioni comunitarie sono arroccate sulle loro posizioni e procedono a comunicati spot senza rendersi conto che l’aria è davvero cambiata da Lisbona a Kiev”.
Billi conclude con una cruda e reale disamina. “Invece che concentrare l’attenzione sulla rigida osservanza di bilanci e parametri, occorre impegnarsi sul fronte sicurezza che costituisce la sfida fondamentale del decennio, perché caos e degrado sociale favoriscono il riemergere sistematico del terrorismo e in particolare delle cellule dormienti del radicalismo islamico che si abbeverano ai giovani delusi e scontenti delle ultime generazioni”.