Ha confessato di aver compiuto anche un altro attentato dinamitardo ad un ex cliente, ha negato di essere coinvolto in un episodio simile risalente al 1997 e ha ribadito che, per l’attentato di Brindisi, ha fatto tutto da solo. ‘Rispondera’ alle domande dei magistrati e dira’ tutta la verità’ ha detto il suo avvocato, Franco Orlando, prima di entrare nel carcere di Lecce, e oggi Giovanni Vantaggiato, nelle tre ore del suo secondo interrogatorio, qualcosa in piu’ l’ha detta ai pm Guglielmo Cataldi (Dda Lecce) e Milto De Nozza (Procura Brindisi).
‘Ho fatto scoppiare io la bomba a Torre Santa Susanna’ ha detto, riferendosi all’attentato del 25 febbraio 2008 ai danni di Cosimo Parato, da lui accusato di averlo truffato per 343.000 euro, pagandogli con assegni scoperti una serie di forniture di gasolio. In quella circostanza una bomba esplose nel cestino della bicicletta di Parato, parcheggiata vicino casa: l’ uomo venne ridotto in fin di vita e si salvo’ per miracolo. A questo punto la Procura di Brindisi ha revocato la richiesta di archiviazione dell’inchiesta su quell’episodio, richiesta inviata al gip che non si era ancora pronunciato. Nello stesso tempo a Vantaggiato sono state contestate le accuse di tentato omicidio e di possesso di ordigno esplosivo. Il pm titolare del fascicolo, Milto De Nozza, potrebbe anche chiedere un provvedimento di arresto, il secondo, nei confronti di Vantaggiato.
L’imprenditore di Copertino (Lecce) ha invece negato un suo coinvolgimento nell’attentato compiuto nel 1997, nello stesso paese, ai danni del presidente del comitato di gestione della Usl locale, Cosimo Serrati’, per la revoca delle forniture di gasolio. Il caso era stato preso in considerazione dagli inquirenti che indagano sull’attentato di Brindisi per le modalita’ simili all’episodio del 19 maggio scorso, per il quale invece Vantaggiato ha ribadito di aver agito da solo e di aver farlo come gesto ‘dimostrativo’. Al termine dell’interrogatorio, Vantaggiato ha incontrato in carcere il criminologo Francesco Bruno e la psicoterapeuta Maria Pia De Giovanni, entrambi consulenti nominati dalla difesa.
Il ministero dell’Istruzione ha convalidato intanto la sospensione del preside dell’istituto Morvillo Falcone di Brindisi, Angelo Rampino. Il capo dipartimento del dicastero ha confermato il provvedimento dell’ufficio scolastico regionale, che ha avviato un procedimento amministrativo a carico del dirigente scolastico. Il preside, al centro di polemiche per i contenuti di interviste rilasciate nei giorni successivi all’attentato dinanzi alla sua scuola, dovra’ quindi rimanere a casa in attesa che si concludano gli accertamenti.
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