E’ ancora aperta, in attesa degli esiti di alcune perizie, l’inchiesta sull’attentato del 19 maggio scorso alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi che provoco’ la morte di Melissa Bassi e per la quale e’ in carcere, reo confesso, l’imprenditore Giovanni Vantaggiato, di 68 anni, di Copertino (Lecce) accusato di strage con finalita’ terroristica. ‘Al momento non abbiamo ricevuto alcun avviso di conclusione indagini’, ha reso noto oggi l’avvocato Franco Orlando, difensore di Vantaggiato, dopo la diffusione di voci su una imminente chiusura. Le perizie tecniche riguardano anche la tipologia di esplosivo usato per realizzare l’ordigno che deflagro’ alle 7.42 di un sabato mattina di primavera. Vengono eseguite dal Ros e dalla Polizia scientifica che dovranno chiarire le modalita’ di fabbricazione del congegno, composto da tre bombole di gas vuote nelle quali e’ stato inserito materiale esplodente. La vicenda dell’attentato sembrerebbe ormai ben delineata dagli investigatori: la Dda di Lecce, che con il procuratore Cataldo Motta e i sostituti Guglielmo Cataldi e Milto De Nozza, conduce le indagini, ritiene che non ci sia ulteriore attivita’ investigativa da svolgere sui fatti di Brindisi.
Si continua invece ad investigare su un altro fronte che coinvolge sempre Giovanni Vantaggiato e che appare collegato alla strage. La procura di Brindisi si sta infatti ancora occupando del tentativo di omicidio dell’imprenditore agricolo di Torre Santa Susanna (Brindisi), Cosimo Parato, ferito in un attentato esplosivo nel 2008, e che stava per essere archiviato ma che e’ giunto a una svolta in seguito alla ammissione di responsabilita’ dello stesso Vantaggiato dopo l’arresto. Stando a quel che l’imprenditore reo confesso ha riferito agli inquirenti, il movente della strage del 19 maggio davanti alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi va ricercato proprio nel passato, in una truffa da 343 mila euro subita da Vantaggiato e per la quale Parato era stato condannato ad un risarcimento ritenuto insoddisfacente dall’imprenditore di Copertino. I due fascicoli sono indipendenti e non sono mai stati unificati.
Quanto ai fatti di Brindisi, si sa che la difesa di Vantaggiato, intenzionata a chiedere l’incidente probatorio, intende affrontare un eventuale processo con rito ordinario. L’avvocato non ha presentato ricorso per Cassazione per impugnare l’ordinanza del Riesame che ha confermato la sussistenza della finalita’ terroristica, ma ha invece deciso di presentare istanza di regolamento di competenza, nella convinzione che l’inchiesta vada trasferita a Brindisi, procura cui spetterebbe, secondo la difesa di Vantaggiato, procedere alle indagini.
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