Il giorno dopo la strage di Berlino, in Germania è il giorno del dolore ma anche della paura per un colpevole che potrebbe essere ancora a piede libero, visto che non è ancora certo che sia stato il profugo pakistano arrestato ieri sera a guidare il camion schiantatosi contro il mercatino di Natale, provocando la morte di almeno dodici persone.
Le autorità tedesche stanno cercando di verificare con il test del DNA se il fermato sia coinvolto nell’attentato. Il procuratore generale tedesco, Peter Frank, parla di probabile “sfondo terroristico” in relazione agli obiettivi e al modus operandi, simili all’attentato di Nizza.
Angela Merkel ha deposto dei fiori a Breitscheidplatz, luogo della strage: “Questo è un giorno molto duro” ha affermato la cancelliera, aggiungendo: “So che per noi tutti sarebbe particolarmente difficile da tollerare se si confermasse che a compiere questo atto è stata una persona che ha chiesto protezione e asilo in Germania”. Ma, assicura, “non vogliamo vivere paralizzati dalla paura e dal male. Anche se in queste ore risulta difficile troveremo la forza per vivere come desideriamo in Germania, liberi, insieme e aperti”.
Intanto, si teme anche per una ragazza italiana che risulta dispersa: si tratta di Fabrizia Di Lorenzo, originaria di Sulmona che vive e lavora da anni nella capitale tedesca. I suoi familiari sono partiti per la Germania per essere sottoposti all’esame del DNA.
“Dolore per la strage di Natale a Berlino, vicinanza ad Angela Merkel e a tutto il popolo tedesco” ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. In segno di partecipazione al dolore che ha colpito il popolo tedesco è stata disposta una bandiera a mezz’asta in segno di lutto a Palazzo Chigi.
Su quanto accaduto a Berlino è intervenuto il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, in una intervista al Corriere della Sera esprimendo “sdegno profondo e forte condanna per due atti di barbarie”: “La strage di Berlino e l’uccisione dell’ambasciatore russo Karlov in Turchia ci rafforzano nella convinzione che occorre dare massima priorità alla lotta contro il terrorismo, in un quadro di intensa cooperazione con tutti i partner internazionali. A Germania e Russia tutta la nostra solidarietà”.
C’è preoccupazione, naturalmente, anche per la sicurezza interna: il ministro dell’Interno, Marco Minniti, a seguito dei recenti episodi verificatisi in campo internazionale, ha presieduto al Viminale il Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo (Casa) al quale hanno partecipato i vertici nazionali delle Forze di Polizia e dei servizi di Intelligence. Nel corso della riunione si è concordato di tenere alto il livello di attenzione intensificando le misure di vigilanza e di sicurezza a protezione degli obiettivi ritenuti più a rischio.
Su indicazione del ministro Minniti, è stata diramata una direttiva a tutti i Prefetti e Questori con la quale viene chiesto di rafforzare i controlli nelle aree di maggiore afflusso di persone in occasione dello svolgimento di eventi o cerimonie previste per le prossime festività natalizie nonché verso luoghi che notoriamente registrano particolare afflusso di visitatori. Infine, su richiesta del ministro, il Casa sarà riunito in seduta permanente mentre i prefetti convocheranno, in ambito provinciale, riunioni del Comitato per l’ordine e la sicurezza per valutare eventuali segnali di rischio.
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