Lotta tra la vita e la morte Antonio Megalizzi, il giornalista di 28 anni di Trento che è stato ferito da un proiettile ieri nell’attacco terrorista di Strasburgo. Il nostro connazionale è in coma, le sue condizioni sono gravissime e “non è operabile”.
Il giornalista era a Strasburgo per la sua passione professionale per le vicende europee. Assieme a due colleghe, Caterina Moser di Trento, e Clara Rita Stevanato, veneta che vive a Parigi, stava seguendo la plenaria del Parlamento europeo per conto di un’emittente radiofonica.
Danilo Moresco, padre di Luana, fidanzata di Antonio, alle agenzie di stampa ha detto che “Antonio e’ in coma, gravissimo, che non puo’ essere operato”. Dopo aver ricevuto la comunicazione ufficiale dalla Farnesina attorno alle 23,30 che confermava la gravita’ del giovane reporter, Luana assieme ai familiari di Antonio, papa’ Domenico (dipendente delle Ferrovie dello Stato), mamma Annamaria (e’ catechista presso la parrocchia Cristo Re a Trento) e la sorella Federica, si sono diretti verso Strasburgo. Un viaggio durato tutta la notte. Vista la gravita’ Luana ha chiesto ai suoi genitori di raggiungerla.
Megalizzi è stato raggiunto da un proiettile alla base del cranio che, come sostiene Moresco, e’ “finito in una posizione gravissima tra nuca e spina dorsale”.
IL CORDOGLIO DEL PREMIER CONTE
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, scrive su Twitter di essere “profondamente addolorato per le condizioni di salute critiche del nostro connazionale Antonio Megalizzi, ferito gravemente nell’attentato di Strasburgo”. Il capo del governo poi aggiunge: “Seguo con apprensione l’evolversi delle sue condizioni ed esprimo la mia vicinanza ai familiari”.