Ho letto con interesse la copiosa produzione di commenti e interpretazioni sul bombardamento americano contro la Siria, compiuto senza alcuna autorizzazione dei membri del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Puntuali e corretti alcuni, faziosi altri, opportunistici ed incolori la maggior parte di essi, sulla scia di uno scontato protocollo politico-mediatico del ‘politically correct’.
Nessuno si è spinto un po’ oltre, sui veri interessi internazionali della politica di Trump che, nella sostanza, si rivelano, ora, identici a quelli di Obama e della Clinton, nel solco di una ovvia linea di continuità nella politica estera americana, con un tocco di personalizzazione in più da parte di Trump.
Se qualcuno si fosse soffermato maggiormente sui precipui interessi americani a livello internazionale, sarebbe infatti addivenuto alla conclusione che, in fondo, l’atteggiamento trumpista non è affatto mutato – così come invece da più parti si sostiene – nei confronti dei suoi amici del Golfo (e non solo), Arabia Saudita in testa.
Proviamo a sintetizzare, per grandi linee, ciò che è successo in questi giorni.
1. Gli americani erano già presenti in Siria con un risibile contingente di un centinaio di uomini. A fare cosa? A combattere i ribelli? A sconfiggere l’Isis?
2. Improvvisamente Assad sarebbe impazzito e, nel momento in cui godeva, con l’appoggio della Russia, di un discreto successo nella lotta contro i terroristi, dell’incondizionato sostegno dell’Iran e di un’apparente e momentanea neutralità dell’occidente, avrebbe stupidamente deciso di colpire col sarin qualche decina di civili, con la scontata conseguenza di attirare su di sé gli strali di tutto il mondo.
3. Trump si fa improvvisamente paladino dei diritti umani ed interviene con un bombardamento su una base militare; ma ”sbadatamente” non si accorge che quella base era utilizzata dai siriani per sferrare gli attacchi contro i ribelli dell’Isis.
4. Risultato contingente: plauso di Israele ed acclamazione di sauditi, israeliti, sunniti, waabiti, salafiti, democratici clintoniani e repubblicani anti-trumpisti.
5. Salva la lealtà degli americani verso gli alleati del Golfo e salvi gli interessi di Trump in Arabia saudita e in Israele.
6. Chi aveva interesse ad usare il sarin?….
7. La strada dell’Isis è ora più agevole verso Damasco.
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