Abbiamo chiesto al presidente della Regione, Nicola Zingaretti e all’assessore alle Politiche abitative, Fabio Refrigeri, una ispezione sulle procedure per l’affitto di un deposito per l’archivio cartaceo dell’Ater da 265mila euro l’anno per 6 anni. La notizia, riportata dal Corriere della Sera, si aggiunge al rischio che, in attesa del commissariamento, gli attuali consigli di amministrazione proroghino le nomine dei direttori.
Le Aziende territoriali per l’edilizia residenziale pubblica (Ater), sono i vecchi Istituti autonomi case popolari, che gestiscono un cospicuo patrimonio abitativo. Le Ater nel Lazio sono ben sette. Una ciascuna per le Province di Viterbo, Latina, Frosinone e Rieti e ben tre (!) nella provincia di Roma (Provincia di Roma, Comune di Roma e Comune di Civitavecchia). Ci sono, quindi, sette presidenti, sette Consigli di amministrazione con 37 membri, sette Collegi dei revisori, con 20 membri, e sette direttori generali, con relativo stipendio e indennita’. Sarebbe interessante sapere quanto ci costano.
E’ nostra convinzione che le Ater assomiglino sempre piu’ a carrozzoni inutili e costosi e abbiano esaurito la loro funzione. Sarebbe piu’ economico e funzionale creare una unica Agenzia regionale, con un solo CdA e un solo direttore generale, lasciando nelle diverse province semplici uffici territoriali. Questo dovrebbe essere il compito della Giunta e del Consiglio regionale e noi ci faremo carico di sollecitarli, affinche’ si inizi a razionalizzare queste Aziende, cominciando dal loro numero.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc*
*Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
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