L’atteso lunedi’ dei cruciali Eurogruppo ed Eurosummit a Bruxelles e’ stato per i greci un’altra giornata all’insegna dell’incertezza e del timore che il governo di Atene non riesca a chiudere un accordo con i suoi creditori e che la Grecia sia spinta fuori dall’Ue e dall’euro.
Nonostante in queste ultime ore si siano avvicinate le posizioni fra la Grecia e le istituzioni internazionali, il rischio di una Grexit non sembra allontanarsi: non a caso il governo di Atene ha approntato un piano per garantire l’approvvigionamento di carburanti e combustibili in caso di emergenza, che per tre mesi prevede l’utilizzo immediato di scorte appositamente immagazzinate per le emergenze e, in una seconda fase, per altri tre mesi, l’immissione sul mercato di quantita’ di carburante garantite da contratti gia’ firmati dalla compagnia Hellenic Petroleum.
I bancomat sono stati riforniti di contanti e la gente ha ripreso a mettersi ordinatamente in fila per prelevare danaro: la corsa agli sportelli non si e’ fermata ed un altro miliardo e’ uscito oggi dalle casse delle banche greche, dopo i due miliardi del weekend; la fuga di valuta dell’ultima settimana arriva cosi’ a piu’ di 5 miliardi. Ma e’ emergenza anche sul fronte delle casse dell’erario dalle quali mancano, secondo l’ultimo rapporto delle Entrate Pubbliche, oltre 77 miliardi di euro in debiti fiscali scaduti, dei quali oltre 5 miliardi solo dall’inizio dell’anno.
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