“Serve un referendum sulla liberalizzazione. I romani devono esprimersi su Atac, che ormai è una azienda fallita. Nel fine settimana inizieremo la raccolta delle firme”. Sono parole di Antonella Soldo, presidente dei Radicali Italiani, stanca di come funziona – o non funziona – l’Atac a Roma.
“Noi vogliamo la liberalizzazione, non privatizzazione di Atac”, dice a Radio Cusano Campus. “Liberalizzare vuol dire mettere a gara un servizio pubblico. Mettere a gara vuol dire garantire il fatto che ci sia una concorrenza tra più soggetti per far aumentare la qualità del servizio.
Atac ad oggi è un’azienda fallita, con 1.1 miliardi di euro di debito accumulato. Come è stato accumulato questo debito? Con la mala gestione di questa azienda. Il servizio dal 2006 ad oggi è diminuito costantemente, ci sono 180.000 guasti all’anno, un incendio di autobus ogni mese, l’età media di un autobus è di 10 anni, di un tram è di 32 anni. Forse alcuni movimenti e alcune organizzazioni sindacali pensano di poter mantenere alcuni privilegi. Senza liberalizzazione di Atac avverrà una vera privatizzazione, destinata ad essere regalata a qualche amico degli amici che licenzierà buona parte dei dipendenti perché avendo a che fare con un’azienda fallita non avrà altro modo di risanarla”.
“La sindaca Raggi – conclude – dice che Atac è il fiore all’occhiello della città, ma qualsiasi romano o qualsiasi turista si trovino ad avere a che fare con il trasporto pubblico di Roma sa bene a cosa va incontro quando prende gli autobus. Vogliamo portare a referendum due milioni di romani. In questo weekend ci sarà una grande mobilitazione, dobbiamo raccogliere 30.000 firme, cercheremo di farcela e invitiamo tutti a darci una mano. I romani devono esprimersi su Atac”.
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