“In questi giorni, ho ricevuto e letto con attenzione l’appello del Comites di Santo Domingo contenente la richiesta all’assistenza sanitaria in Italia per i pensionati italiani residenti in Repubblica Dominicana ed iscritti all’AIRE che pagano le tasse in Italia. Una richiesta che trovo assolutamente giusta e legittima, tanto che già stavo lavorando ad una Proposta di Legge che contemplasse tali aspetti, ma, conoscendo la lunghezza degli iter legislativi, ho voluto porre immediatamente la questione con una apposita interrogazione al Ministro dell’economia e delle finanze, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale e al Ministro del lavoro e delle politiche sociali”. Lo ha dichiarato l’On. Christian Di Sanzo, Deputato eletto in Nord e Centro America.
“In tale interrogazione – prosegue -, dopo aver rilevato l’importanza di avviare un negoziato tra l’Italia e la Repubblica Dominicana per fare in modo che ciascuno possa pagare le tasse sulla pensione nel Paese di residenza, ho ricordato che il fatto che tali pensionati “pur pagando le tasse in Italia, non possano usufruire dell’assistenza sanitaria rappresenta una ingiustizia e una disuguaglianza nel trattamento rispetto ai connazionali che, pagando le tasse sul reddito, hanno diritto ai servizi sanitari”.
Pertanto, ho chiesto ai ministri interessati di adottare provvedimenti che vengano incontro alle esigenze dei pensionati italiani residenti in Paesi, come la Repubblica Dominicana, con i quali mancano accordi specifici, “avviando negoziati appositi su relativi accordi bilaterali sulle doppie imposizioni e, in mancanza di questi e fino alla loro attivazione, garantire ai pensionati italiani residenti all’estero l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale”.
Ritengo sia una richiesta da prendere subito in considerazione, improntata a criteri di giustizia e non discriminazione che ho voluto fare mia impegnandomi a livello parlamentare per rappresentarla sul piano istituzionale presso gli organismi competenti. Di conseguenza, auspico che la questione possa trovare attenzione il prima possibile eliminando questa discriminazione non più accettabile per un Paese, come l’Italia, che deve considerare il diritto alla salute come uno dei diritti fondamentali dei propri cittadini”, conclude Di Sanzo.