“L’entusiasmo che ci ha animato nel corso delle Primarie del Pd all’estero non deve cedere alla delusione che ho potuto rilevare dai numerosi messaggi postati su Facebook da molti delegati e delegate estere all’Assemblea nazionale, che si è svolta domenica 7 maggio a Roma, per essersi sentiti prevaricati e per non aver concluso i lavori”. Lo scrive in una nota Paolo Da Costa, già membro dell’Assemblea Pd Mondo 2012-2017.
“Mi permetto di portare alla luce un aspetto che non ho trovato nella discussione che si è generata dopo l’elezione dei membri della Direzionale del Pd da parte dell’Assemblea nazionale. Poiché i rappresentanti esteri nella Direzione devono essere eletti dall’Assemblea Pd Mondo, come è sancito dall’articolo 8, comma 2, dello Statuto del Partito, ritengo che quelli eletti dall’Assemblea nazionale non inficino la quota riservata al Pd all’estero”.
“Non posso credere che i dirigenti nazionali delle tre mozioni (Andrea Orlando, Michele Emiliano e Matteo Renzi) abbiano inserito nella lista dei membri della Direzione i 4 rappresentanti esteri, ignari della norma statutaria che prevede la loro elezione da parte dell’Assemblea Pd Mondo nel rispetto delle 4 ripartizioni: Europa, America del Nord, America del Sud e Australia-Asia-Africa. Pertanto – conclude Da Costa -, invito tutti i membri dell’Assemblea Pd Mondo, eletti alle Primarie, a sollecitare al Presidente del Partito Matteo Orfini una riunione non solo per procedere alla elezione dei nostri 4 rappresentanti nella Direzione nazionale del Pd, ma anche all’elezione del suo Presidente, come prescrive lo Statuto Parte III, comma 5, articolo 4”.
Discussione su questo articolo