"Girano fantasiose e strumentali ricostruzioni sull’esito dell’assemblea nazionale di oggi. Sono chiare le ragioni della mancata approvazione delle modifiche statutarie concordate a larghissima maggioranza dalla commissione per le regole. Non c’e’ bisogno di dietrologie o di indagini. Tutto e’ avvenuto alla luce del sole. Rosy Bindi, Enrico Morando, Pippo Civati hanno espresso netta contrarieta’, conseguentemente, dato il numero dei delegati espressi dalle loro aree, e’ venuta meno la maggioranza assoluta necessaria a approvare le modifiche". Lo afferma Stefano Fassina, a proposito dell’assemblea del Pd di oggi. "I renziani -aggiunge- dovrebbero smettere di parlare del Pd usando la terza persona plurale: sono nella segreteria nazionale, hanno fatto parte della commissione per le regole e sono stati protagonisti del compromesso proposto all’assemblea. Sono responsabili quanto gli altri del risultato di oggi, anzi piu’ di altri vista la contrarieta’ di una parte dei sostenitori del sindaco di Firenze alle modifiche concordate in commissione. L’area ‘Fare il Pd’ e’ stata impegnata in queste settimane a definire soluzioni statutarie unitarie, innovative e coerenti con la difficile fase politica in corso. Abbiamo sostenuto con forza in assemblea l’accordo raggiunto. Ora, lavoriamo con la massima determinazione per armonizzare il percorso congressuale approvato dall’assemblea con la data dell’ 8 dicembre. Confidiamo che tutti si impegnino per raggiungere l’obiettivo alla Direzione nazionale del 27 settembre".
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