Tecniche paramilitari, kalashnikov ed altre armi ‘ad alto volume di fuoco’, materiale esplosivo: era una banda super-organizzata quella smantellata dalla polizia in Puglia. Una ‘squadra’ organizzata in gruppi collegati tra loro, specializzata in assalti ai furgoni portavalori, in aggressioni agli autotrasportatori, in ‘colpi’ messi a segno nelle banche e nei negozi, in furti di automobili. Imperversava su tutto il territorio nazionale anche se poneva la sua ‘attenzione’ soprattutto nelle province di Foggia, Bari e Barletta-Andria-Trani. Oggi, dopo un anno di indagini che hanno portato in questi mesi complessivamente all’arresto di 164 persone, sono scattate le manette nei confronti di altri otto presunti appartenenti alla organizzazione. Particolari sulla operazione – chiamata ‘BorderLess’ (‘senza confini’) – sono emersi nell’incontro con i giornalisti tenuto oggi dal dirigente della squadra mobile di Foggia, Alfredo Fabbrocini, dal dirigente del Servizio centrale operativo di Roma, Vincenzo Nicoli, dai dirigenti dei commissariati di Andria, Modeo, e Cerignola, Gianpaolo Patruno. All’operazione hanno partecipato anche gli investigatori della polizia scientifica, della stradale e della questura di Bari.
Nel corso delle indagini sono state denunciate anche 177 persone, tutte ritenute componenti, insieme con gli arrestati, di numerosi gruppi criminali collegati tra loro, originari di Comuni compresi tra Foggia e Bari (soprattutto Cerignola e Andria). Per disarticolare i vari gruppi – e’ stato spiegato dagli investigatori – sono state utilizzate ‘le stesse tecniche di analisi e di intelligence che si usano per la criminalita’ organizzata di tipo mafioso’.
Da circa un anno, quindi, tra gli investigatori di Foggia, Bari e Roma e’ stata avviata in modo coordinato una vera e propria mappatura di piccoli gruppi di pregiudicati che da Cerignola ad Andria agivano costantemente, anche fuori dalla Puglia e le loro azioni avevano essenzialmente tre obiettivi: l’assalto ai furgoni portavalori; le rapine a banche e istituti commerciali del centro-nord e, infine, aggressioni agli autotrasportatori e furti di automobili e il successivo riciclaggio. Durante i ‘colpi’ usavano anche armi ‘ad alto volume di fuoco’ ed esplosivo. Partecipavano attivamente all’associazione anche le donne di alcuni componenti del sodalizio criminale. Numerosi sono stati i controlli compiuti in officine di autodemolizioni, soprattutto del circondario cerignolano: alcune delle attivita’ sottoposte ad accertamenti sono state chiuse, cosi’ come sono stati arrestati proprietari e denunciati dipendenti che lavoravano nelle officine. Complessivamente, in un anno di indagini e interventi di polizia, sono state sequestrate 12 pistole, due fucili, un fucile mitragliatore kalashnikov, 750 kg di polvere pirica, 800 munizioni di vario calibro e 261 autoveicoli di provenienza illecita.
Discussione su questo articolo