Aspettando Halloween. Fantasmi a Roma, Costanza De Cupis e la mano a piazza Navona. Secondo leggende popolari, in via dell’Anima, nei pressi di piazza Navona, nelle notti di luna piena, dalle finestre di palazzo De Cupis si intravede una mano bianchissima e bellissima.
Nel XVII secolo in questa splendida residenza nobiliare viveva la nobildonna Costanza Conti, che si maritò con il nobile De Cupis. L’aristocratica dama era famosa nella capitale per le sue mani, dalla foggia perfetta.
Per questo motivo un artigiano si fece avanti e le propose di poterne riprodurre la forma in un calco di gesso. Appena terminato il lavoro, la mano venne esposta nella bottega dell’artista, all’interno di una teca di vetro, adagiata sopra un cuscino di velluto. Il lavoro era stato svolto così a regola d’arte che attirò un numeroso pubblico entusiasta che veniva ad ammirare l’opera. Era una vera e propria processione, un grande successo per l’artigiano.
Un giorno fra la platea degli ammiratori si distinse la voce di un tale, pare si trattasse di un prete della chiesa di San Pietro in Vincoli, il quale affermò che se la mano che si era prestata al calco fosse stata reale, avrebbe corso il rischio di essere tagliata. Per la città se ne cominciò a parlare e la voce arrivò fino alle orecchie della nobildonna Costanza De Cupis. Impaurita e suggestionata dopo avere appreso questa notizia, decise di non uscire più di casa, vivendo in uno stato di perenne agitazione.
La dama trascorreva il tempo ricamando e una volta accadde che si punse il dito. La puntura era profonda, la ferita si infettò, l’infezione fece andare in cancrena la mano e dovette venire amputata. Costanza non riuscì neanche a salvarsi e morì di setticemia. E così la leggenda popolare si è propagata fino ai tempi attuali. Ancora oggi c’è chi crede di intravedere l’ombra di una bellissima mano bianca apparire alle finestre di palazzo De Cupis nelle notti di luna piena.