‘Preso atto della criticita’ della situazione segnalata dalla Fondazione Asilo Mariuccia …’: cosi’ la Regione Lombardia giustificava, sin dalle prime righe di una delibera del febbraio 2010, la concessione di un ‘contributo straordinario’ di 600 mila euro allo storico istituto milanese di assistenza per minori e mamme sole con bambini. Peccato, pero’, che, come ricostruito dalle indagini della Procura di Milano, la ‘situazione economica’ della onlus fosse ‘assolutamente florida’, con un ‘patrimonio netto’ di oltre 11 milioni di euro, titolo di Stato per circa 1 milione e ‘disponibilita’ liquide’ di oltre 2 milioni. E che quello stanziamento di soldi pubblici, che doveva servire a coprire i costi ‘piu’ gravosi’ anche per l’aumento di ‘minori inviati dai servizi pubblici’, sarebbe invece stato utilizzato, secondo l’accusa, per ristrutturare un immobile. Il palazzo in questione, in via Porpora a Milano, sarebbe poi stato dato in locazione (per 36 mila euro il primo anno, per 18 mila euro il secondo) alla societa’ Esae, che fino ad alcuni mesi fa era presieduta da Valter Espedito Izzo. E’ lui – ex vicepresidente della Compagnia delle Opere e soprattutto ex presidente della Fondazione Asilo Mariuccia – l’unico indagato, per ‘indebita percezione di contributi pubblici, mediante false rappresentazioni contabili’, dell’inchiesta coordinata dal pm di Milano, Tiziana Siciliano. Indagini che oggi hanno fatto un passo avanti: gli investigatori del nucleo di polizia tributaria della Gdf milanese hanno effettuato il sequestro per equivalente di 600 mila euro sui conti correnti della Fondazione, disposto dal gip Anna Maria Zamagni.
Dopo il ‘blitz’ di stamani, il presidente della Regione, Roberto Formigoni, ha annunciato che l’amministrazione revochera’ il contributo concesso all’Asilo Mariuccia (la fondazione e’ indagata per la legge sulla responsabilita’ amministrativa degli enti) e si costituira’ parte civile, con richiesta di risarcimento danni. Nel decreto il gip analizza come ‘la stessa Regione, allarmata dall’intervento dell’autorita’ giudiziaria (il primo marzo scorso la Gdf era andata a perquisire l’istituto assistenziale, ndr) ha operato ‘a posteriori’ un controllo, riscontrando quanto meno dubbi in ordine alla sussiStenza dei requisiti per l’erogazione’ dei 600 mila euro. Il 26 marzo 2012 la ‘Presidenza della Giunta Regionale – Unita’ operativa ‘sistema dei controlli” ha scritto in una relazione che ‘probabilmente un’istruttoria piu’ attenta al dato contabile avrebbe potuto mettere il Decisore politico nelle condizioni di meglio orientare il proprio intervento’.
A febbraio, intanto, come documentano alcune intercettazioni riportate nel decreto, Izzo si dava da fare per riuscire a presentare ‘carte’ per ‘giustificare il contributo ricevuto’. Poi, dopo lo scoppio dell’inchiesta, lo stesso ex presidente al telefono con un amico si lamentava, come si legge negli atti, ‘di essere nel mirino dell’opinione pubblica in quanto appartenente al movimento di Comunione e Liberazione, attendendosi una mancata riconferma nella sua carica da parte del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, pur assicurando di aver ricevuto i complimenti proprio dai dirigenti della Regione per la stesura dei rendiconti annuali’. Nel frattempo, conclude il gip, la onlus, che aveva preso soldi per coprire le spese dell’aumento dei bambini inviati dai servizi sociali, ‘tagliava’ le ‘comunita’ per minori’.
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