A breve “arriverà una lettera di Renzi agli italiani all’estero” chiamati a votare per il referendum costituzionale. Lo ha detto la ministra per le Riforme costituzionali Maria Elena Boschi, incontrando a Roma i rappresentanti di alcuni comitati “Basta un Sì” provenienti da diversi Paesi europei. La lettera “arriverà contemporaneamente e non insieme alla scheda elettorale”, precisa Boschi, per “non alimentare le polemiche”.
“Questo incontro e’ importante perche’ stiamo facendo insieme una campagna molto impegnativa, bella, entusiasmante”, ha detto Boschi nel corso nell’incontro con i comitati europei di ‘bastaunSi’. “Siamo a molti chilometri di distanza ma stiamo discutendo delle stesse cose, ci stiamo impegnando per gli stessi obiettivi ed e’ un’idea di comunita’ molto bella. Il tema della Costituzione, anche se vivi all’estero, lo riesci a sentire tuo”, ha aggiunto.
Boschi, che nei prossimi giorni sarà a Londra e a Zurigo per spiegare le ragioni del Sì ai connazionali, ha sottolineato: “Il voto del 4 dicembre non è solo sulla Costituzione ma su una visione del futuro del Paese. Ci sono leader politici che utilizzano il No come un modo per tornare in pista”.
“Noi non ci siamo preoccupati l’ultima settimana dei voti all’estero, ma abbiamo fatto un lavoro sin dal primo giorno”. In particolare, Boschi ha osservato che il tema della “deriva autoritaria e’ un tema molto utilizzato dai comitati del No in Italia ma e’ molto piu’ sgonfiabile all’estero, ad esempio in una realta’ europea in cui c’e’ gia’ un Senato con 69 rappresentanti. I temi del No sono temi facili da smentire e sgonfiare e la forza delle ragioni del No sono meno forti all’estero. So che uno dei temi utilizzati e’ la minor rappresentanza di eletti all’estero, ma e’ ovvio che se diminuisci il numero totale dei senatori tutta la rappresentanza vede una diminuzione ed e’ coerente con il cambiamento radicale della composizione stessa del Senato e anche delle sue funzioni, ma la rappresentanza trovera’ una risposta alla Camera”.
Insomma, “la riforma non e’ la soluzione di tutti i problemi ma solo uno dei passaggi per affrontare le sfide strutturali che abbiamo di fronte, c’e’ ancora un bel po’ da lavorare, noi ce la stiamo mettendo tutta a fare del nostro meglio”. “La riforma è un passaggio cruciale per il quale ci stiamo impegnando tutti” ma è solo “uno dei passaggi che ci darà anche strumenti più efficienti per affrontare le altre sfide” e non “la fine di tutto il lavoro”. “Questo – continua Boschi – ci dà anche la possibilità di provare a immaginare modalità nuove di interazione per chi vive all’estero. Non è una sfida del nostro partito, ma riguarda il futuro del nostro Paese”.
“Le cose si vedono meglio se si guardano da lontano. E’ importante continuare a tenere forte il legame con voi” afferma Boschi rivolgendosi ai Comitati presenti. “L’aver riconosciuto il ruolo delle comunità all’estero – continua la ministra per le Riforme costituzionali – ha senso se c’è un legame continuativo”.
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