Un’importante appello al Parlamento e alle Istituzioni per salvaguardare il Made in Italy è stato lanciato ieri pomeriggio alla Camera dei Deputati in occasione della consegna del premio giornalistico internazionale “Italian Talent Award”.
Armando de Nigris, Presidente del Consorzio Tradizione Italiana che associa dodici imprese dell’eccellenza alimentare del nostro paese e che rappresenta quindi un importante termometro del mercato e dell’export, ha lanciato la proposta della creazione di una “Authority” a tutela del Made in Italy. «Un’idea già esposta e pienamente condivisa con i vertici di Coldiretti e di AICIG – Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche» ha chiarito de Nigris.
Al fianco dell’Onorevole Sandra Cioffi, presidente della “Italian Talent Association” che promuove il premio, e della giornalista Stefania Giacomini, direttore di GoodinItaly Web TV, de Nigris ha infatti ribadito la necessità di una sempre maggiore attenzione alla difesa e alla crescita del made in Italy come “ITALIAN WAY”. «Stiamo parlando di una risorsa strategica per il nostro Paese» ha affermato de Nigris, «tutelarla è nostro dovere».
Viene inoltre evidenziato che il 35% del budget alimentare italiano si consuma in 290.000 punti di ristorazione. «Per questo è necessario tracciare quanto prima per legge i prodotti che compongono i menù di preparazione» ha asserito de Nigris. «Dobbiamo scongiurare la somministrazione di similari o di preparati surrogati, la cui produzione sottrae anche innumerevoli posti di lavoro: oltre 100.000, come ci hanno ricordato oggi l’On. Cioffi e Stefania Giacomini citando un dossier redatto da Senato e Guardia di finanza».
La creazione dell’Authority proposta da Armando de Nigris comporterebbe anche l’adozione di un codice di nomenclatura per l’ etichettatura, come già previsto dalla legge già approvata alla Camera che il Presidente di Tradizione Italiana auspica entri in vigore entro la fine della legislatura. Le etichette devono essere «sempre più trasparenti e dirette al consumatore finale», come ha ribadito de Nigris, e dare informazioni precise sulle materie prime, sulla loro origine e sull’eventuale presenza di additivi alimentari.
Discussione su questo articolo