Il vicepresidente argentino Amado Boudou, appassionato di rock, motociclette e proprietario di un lussuoso appartamento nell’esclusivo quartiere di Puerto Madero, a Buenos Aires, e’ al centro di una bufera giudiziaria. Il numero due di Cristina Fernandez de Kirchner e’ infatti indagato per ‘arricchimento illecito, negoziazioni incompatibili con la sua funzione, e riciclaggio di denaro’. Le ipotesi di reato sono relative al suo mandato di ministro dell’Economia durante la passata legislatura.
L’indagine e’ estesa anche alla fidanzata del vicepresidente, la giornalista televisiva Agustina Kampfer, agli imprenditori Jose Maria Nunez Carmona e Alejandro Vandebroele e a una decina di società, in particolare The Old Fund, la compagnia che ha rilevato l’azienda tipografica fallita ‘Ciccone’ (ribattezzata ‘Compagnia di valori sudamericana’) assicurandosi subito dopo un contratto col governo per stampare le banconote da cento pesos del Paese, grazie a un presunto intervento di Boudou, che, secondo le accuse, sarebbe stato tra i registi dell’affare.
Ieri sera il giudice federale Ariel Lijo ha riunito due procedimenti che riguardano il vice presidente (ne era gia’ stato aperto uno simile, in febbraio, denominato appunto ‘caso Ciccone’) escludendo il magistrato Carlos Rivolo (ricusato dall’avvocato di uno dei presunti complici di Boudou) convalidandone tuttavia tutte le prove gia’ raccolte, ora confluite nel fascicolo unificato.
L’inchiesta passa ora totalmente in carico a Jorge Di Lello, magistrato di provata esperienza, di proclamata fede peronista, ed ex detenuto negli anni della dittatura.
Per permettere gli accertamenti il giudice ha tolto il segreto bancario e fiscale del vice presidente, della fidanzata e delle altre persone che figurano indagate nello stesso procedimento. Lijo ha inoltre chiesto all’Agenzia delle entrate argentina (Afip) le dichiarazioni dei redditi di tutte le persone coinvolte e verifiche al Registro delle proprieta’ e al Registro nazionale delle Imbarcazioni e a quello degli Aeromobili, per arrivare a ottenere un quadro preciso di quanto si trova nelle disponibilita’ degli indagati.
Il vice presidente, che gia’ in passato si era detto totalmente estraneo alle accuse, e’ di ritorno oggi a Baires dalla Svizzera, dove e’ provvisoriamente a capo del potere esecutivo mentre la presidente e’ impegnata in un viaggio in Angola.
Discussione su questo articolo