Sale il livello dello scontro fra il governo argentino e gli hedge fund americani che non hanno accettato la ristrutturazione dei cosiddetti ‘tango bond’: su richiesta dei fondi Usa, la giustizia ghanese e’ intervenuta oggi a sorpresa nel braccio di ferro ordinando il sequestro in un porto del Paese africano di una nave scuola della marina di Buenos Aires. Il provvedimento ha scatenato l’ira delle autorita’ argentine che si sono scagliate contro ‘gli avvoltoi’ yankee (ossia i fondi creditori) accusandoli di aver ‘superato ogni limite’.
La Corte Suprema del Ghana ha bloccato la Libertad – orgoglio della flotta argentina – nel porto di Tema sulla base di una denuncia presentata da Nml Capital Limited, Elliot Management e Huntlaw Corporate Service, un sodalizio che rappresenta diversi fondi d’investimento a stelle e strisce.
Buenos Aires ha reagito con stizza, attraverso un comunicato del ministero degli Esteri in cui si preannunciano iniziative diplomatiche serrate nei confronti ‘della nazione africana per chiarire l’inganno orchestrato da questi finanzieri senza scrupoli", e si bolla il blocco della nave militare come ‘una violazione della Convenzione di Vienna sull’immunità diplomatica’. Nella nota si afferma inoltre polemicamente che il gruppo Nml ‘appartiene allo speculatore internazionale Paul Singer, principale finanziatore della lobby che opera negli Stati Uniti sotto il nome di Atfa (American Task Force Argentina, Ndr) per danneggiare il nostro Paese’. L’Atfa, sostiene il ministero degli Esteri, avrebbe diffuso informazioni ‘false’, con l’obiettivo di ‘ricattare l’Argentina’, dopo aver ‘rifiutato di unirsi al 93% degli investitori che ha accettato la ristrutturazione del debito e allo scopo di assicurarsi ‘interessi da usurai sulle obbligazioni’: acquistate -secondo l’infuocata requisitoria di Buenos Aires- ‘per pochi centesimi durante la crisi del 2001’.
Nel giugno scorso, la Nml di Singer e un altro fondo hanno subito una sconfitta giudiziaria negli stessi Usa, dove la Corte Suprema ha respinto la loro richiesta di riscuotere 100 milioni di dollari della Banca Centrale argentina depositati nella Reserva Federale e il cui sequestro cautelare era stato deciso in precedenza da un giudice di New York.
L’azione legale degli hedge fund in Ghana punta ora a ottenere su un altro teatro la confisca della Libertad come indennizzo parziale. E sarà la giustizia del Paese africano a dover prendere presto una decisione al riguardo.
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