Primo discorso parlamentare dalla sua elezione alla presidenza per Mauricio Macri. Il presidente della Repubblica Argentina ha alternato durante il suo intervento critiche e proposte. La "pesante eredità" ricevuta dai governi Kirchner non deve distrarre un "governo che pretende cambiare la Storia" dalle pesanti sfide che lo attendono, ha detto il presidente.
La diagnosi di Macri, soprattutto quella economica, è stata molto severa. “Dobbiamo riconoscere che non stiamo bene”, ha sottolineato: 700% di inflazione accumulata in un decennio, un deficit pari al 7% del Pil, "uno Stato piagato dal clientelismo, il che spiega la corruzione" e una rete di infrastrutture "quasi abbandonata" che ostacola lo sviluppo del paese. "Potrei andare avanti per ore, ma e’ meglio finirla qui", ha indicato dopo mezz’ora di discorso, dedicando la seconda metà del suo intervento alle priorità del suo programma di governo: attenuare l’impatto sociale del riorientamento della politica economica e intensificare la lotta al narcotraffico e la corruzione, per poi rilanciare la crescita.
Discussione su questo articolo