Saluto dell’Italia all’Argentina, con la presenza del ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina alle cerimonie di insediamento del nuovo presidente argentino Mauricio Macri. Dopo il giuramento davanti alle camere riunite nel Palazzo del "Congreso Nacional", Macri ha rivolto un messaggio al Paese, nel quale ha invitato l’Argentina a lavorare unita per debellare la povertà, lottare contro il narcotraffico e a rilanciare il Paese.
"Vogliamo mantenere rapporti di cooperazione con tutti i paesi del mondo", ha detto anche il nuovo Presidente, che inoltre ha rivolto un saluto agli altri candidati presidenziali, presenti nell’Aula parlamentare. Macri ha citato poi l’ex Presidente argentino Arturo Frondizi (come lui, discendente di italiani) ricordando che costruire il Paese è un compito, non di uomini provvidenziali, ma di tutto il popolo.
Quindi si è recato, accompagnato dalla moglie Juliana Awada, verso la Casa Rosada, lungo la Avenida de Mayo, che collega le sedi del parlamento e dell’esecutivo. Migliaia di persone hanno accompagnato il nuovo Presidente dell’Argentina lungo il percorso e poi lo hanno accolto nella storica Plaza de Mayo, che era gremita di gente.
Nella Casa Rosada Mauricio Macri ha ricevuto gli attributi del potere presidenziale, il bastone e la fascia con la bandiera argentina, elementi che sono stati al centro della polemica con Cristina Kirchner che non ha voluto consegnarle nella sede del governo, provocando un conflitto che si è concluso con la sua assenza da tutte le cerimonie di insediamento del nuovo Capo dello Stato.
Tra i presenti alla cerimonia di consegna dei simboli del potere del Presidente, anche il padre di Mauricio Macri, Franco, emigrato italiano e imprenditore di successo, col quale si è unito in un forte abbraccio.
Quindi la riunione nel Palacio San Martin, sede storica del ministero degli esteri dell’Argentina, per il saluto alle delegazioni che sono venute dall’estero, che ha visto la presenza dei presidenti della Bolivia, del Brasile, del Cile, dell’Ecuador, del Paraguay, del Peru, dell’Uruguay, della Serbia e il vicepresidente della Commissione Europea Valdis Dombroskis.
A rappresentare l’Italia, il ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina. Con lui il Presidente Mauricio Macri si è intrattenuto brevemente a dialogare, durante il saluto alle delegazioni.
Sempre accompagnato dall’ambasciatore d’Italia a Buenos Aires, Teresa Castaldo, il ministro Martina, giunto ieri in Argentina, ha incontrato il suo nuovo collega dell’Argentina Ricardo Burayle e i responsabili di enti del settore agricolo come l’Inta, l’agenzia nazionale di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie agrotecniche.
Discussione su questo articolo