Da quando è diventato presidente di Argentina Mauricio Macri ha fatto capire molto bene a tutto il mondo di avere intenzione di cambiare totalmente il percorso del proprio Paese, dalle questioni economiche fino a quelle prettamente politiche. Le alleanze, persino, e il ruolo che l’Argentina vuole giocare nella regione dell’America del Sud. Più volte, ad esempio, Macri ha già denunciato la “falta de democracia” – la mancanza di democrazia – in Venezuela, anche davanti al Mercosur. Ora decide di prendere definitivamente le distanze dal regime chavista. Il governo argentino ha infatti deciso di rompere l’ultimo legame ufficiale con il chavismo venezuelano, ereditato dai precedenti esecutivi kirchneristi: Buenos Aires rinuncera’ alla sua partecipazione del 16 per cento a Telesur, il grande progetto di televisione dell’America Latina promosso da Hugo Chavez nel 2005 come alternativa alle grandi emittenti private degli Stati Uniti in spagnolo, e che aveva inizialmente ricevuto il convinto sostegno dell’allora presidente argentino Nestor Kirchner.
Macri punta a riavvicinare l’Argentina a Washington e tale vincolo impediva il percorso politico verso gli Usa. Responsabile della decisione di cedere la partecipazione nell’emittente latinoamericana è Hernàn Lombardi, ministro dei Media pubblici del governo Macri. In una intervista a El Pais ha dichiarato: “I contenuti delle notizie di Telesur sono unidirezionali. Noi crediamo nella pluralità”. E ancora: “L’idea di un canale in grado di esprimere la varieta’ dell’America Latina era interessante, ma ha smesso di esserlo dal momento che non c’e’ pluralita’ e le notizie sono unidirezionali. Ci sono questioni come i diritti umani e i prigionieri politici in Venezuela che Telesur non discute mai. Noi non vogliamo essere complici di questa politica”.
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