Si parla della crisi in Argentina, oggi, su Il Giorno. Il quotidiano ricorda che a causa della crisi nel Paese sudamericano, a soffrire sono anche 200 e oltre imprese italiane che in terra argentina danno lavoro a più di 50mila persone.
“Gli investimenti italiani in Argentina – ricorda il giornale – superano i 950 milioni di dollari e sono concentrati principalmente nei settori automobilistico, energetico e infrastrutturale. La presenza diretta di aziende italiane in loco ha storie diverse: per alcune – come il colosso Techint, fondato dal milanese Agostino Rocca, emigrato in Argentina dopo la guerra – risale alle ondate migratorie del secolo scorso, per altre ad anni più recenti. Oltre a Techint, tra le principali imprese operanti nel paese figurano alcuni dei più importanti gruppi industriali italiani, da Fca a Iveco, da Pirelli a Enel, da Ferrero a Mapei, da Generali a Telespazio, e poi tutti i giganti delle infrastrutture come Salini Impregilo, Ghella, Trevi o Saipem”.
Non solo grandi gruppi, anzi: sono numerosissime le Pmi italiane presenti in Argentina, “che operano nei settori più diversi, dalla meccanica all’agroalimentare”.
L’interscambio tra Italia ed Argentina? Nel 2018 l’export dall’Italia è arrivato a 1.153 milioni di euro (era a 1.346 milioni nel 2017), mentre l’import ha raggiunto 1.098 milioni di euro, contro i 1.008 del 2017.