Mauricio Macri, presidente della Repubblica Argentina, ha scelto la propria squadra di governo. Sono venti i ministri, di diversa provenienza politica, incluso uno della precedente amministrazione. Il presidente eletto si insediera’ alla Casa Rosada il prossimo 10 dicembre, mettendo fine a 12 anni di ‘kirchnerismo’.
Le nomine sono state annunciate da Marcos Pena, ministro degli Interni della citta’ di Buenos Aires, il quale, con Macri presidente, ricoprira’ l’incarico di capo di gabinetto, l’uomo forte del prossimo esecutivo. Il dicastero delle Finanze sara’ guidato dall’economista Alfonso Prat-Gay, expresidente della Banca Centrale argentina e membro della Coalicion Cívica, una forza alleata di Macri nella coalizione Cambiemos.
La sorpresa e’ rappresentata dalla conferma, al ministero della Scienza e della Tecnologia, di Lino Baranao, nominato da Cristina alla fine del 2007. Gli Interni all’economista Rogelio Frigerio, esponente di Propuesta Republicana (Pro), la forza conservatrice di cui Macri e’ leader. Gli Esteri saranno invece affidati a una donna, Susana Malcorra, attuale capo di gabinetto del segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon.
In un messaggio pubblicato sui social network, Macri si e’ detto "molto contento e orgoglioso" sul fatto che Malcorra abbia accettato di fare parte della sua squadra, definendola "una persona con un’ampia conoscenza dell’agenda internazionale che oggi muove il mondo".
UN RABBINO NEL GOVERNO Il presidente eletto argentino, Mauricio Macri, ha scelto il rabbino Sergio Berman come ministro dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile, e questi annuncia che basera’ il proprio programma di lavoro sulle direttive dell’enciclica "Laudato sii" di papa Francesco. La stampa locale precisa che e’ la prima volta nella storia dell’Argentina che un rabbino viene designato ministro. L’enciclica del Papa sottolinea tematiche quali "la dignita’ umana, la qualita’ della vita e l’inclusione", principi che erano propri "di San Francesco" e che puntano – ha precisato Berman – "all’armonia, l’attenzione, il rispetto e la preservazione della nostra casa". Il nuovo ministro ha inoltre ricordato l’importanza "del rispetto e l’attenzione" nei confronti del pianeta, indicando d’altra parte che tra gli obiettivi della politica ambientale del governo Macri c’e’ "non solo al’ecologia ma anche lo sviluppo sostenibile". Intervenendo su altri fronti, Berman ha inoltre ricordato che in Argentina "nessuno e’ contro lo sfruttamento delle risorse minerarie", anche se – ha puntualizzato – le attivita’ del settore che si svolgono "a cielo aperto senza un controllo degli affluenti e delle dimensioni" dei lavori "ci sembrano siano contrarie al senso comune".
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