Chiusi giovedi’ gli ultimi comizi dei principali candidati, l’Argentina si rechera’ domenica alle urne per il parziale rinnovo del Parlamento. Elezioni di medio termine che potrebbero stravolgere gli attuali equilibri politici se la coalizione di governo, il Frente de Todos (Fdt), dovesse ripetere il risultato ottenuto alle primarie di meta’ settembre, quando aveva perso con ampio margine in 18 delle 24 province del Paese.
In ballo ci sono oltre la meta’ dei seggi della Camera (157 su 257) e un terzo di quelli del Senato (24 su 72).
Per il governo di Alberto Fernandez il rischio concreto e’ quello di perdere la maggioranza al Senato e di retrocedere a seconda minoranza alla Camera dietro alla coalizione dell’ex presidente Mauricio Macri, Juntos por el Cambio (Jxc). Uno scenario radicalmente opposto a quello delle presidenziali di due anni fa, dove Fernandez vinse al primo turno con il 48 per cento, e che obbligherebbe il peronismo al governo ad ampliare il suo raggio di alleanze o scendere a patti con l’opposizione.