Con 20.263 contagi nelle ultime 24 ore l’Argentina ha registrato lunedi’ il maggior numero di casi di Covid-19 degli ultimi sei mesi. In totale sono 5.480.305 i casi confermati dall’inizio della pandemia nel Paese, a marzo del 2020. Sono stati 31 invece i decessi riportati nell’ultimo bollettino epidemiologico delle autorita’ sanitarie, un numero che porta la cifra totale delle morti a 117.066. Il numero di persone ricoverate in unita’ di terapia intensiva (Uti) per Covid-19 e’ di 880 con una percentuale di occupazione dei posti Uti del 34,4 per cento a livello nazionale.
La citta’ di Buenos Aires, dove si registra la circolazione comunitaria della variante omicron del virus, ha registrato 4.004 casi nelle ultime 24 ore, il suo record assoluto di contagi dall’inizio della pandemia. Il tasso di positivita’ dei test a livello nazionale ha raggiunto il 26 per cento.
La media dei contagi settimanali in Argentina si e’ moltiplicata per sei dall’inizio di dicembre attestandosi secondo gli ultimi dati ufficiali a oltre dodicimila contagi in sette giorni contro i duemila di inizio mese. Il governo dell’Argentina ha prorogato fino al 31 dicembre del 2022 l’emergenza sanitaria indetta la prima volta a marzo 2020 per fare fronte alla pandemia da nuovo coronavirus. La legge consente all’esecutivo di “disporre le raccomandazioni e misure da adottare riguardo la situazione epidemiologica, per mitigarne l’impatto”. Di fatto, la normativa lascia al ministero della Salute, oggi retto da Carla Vizzotti, la possibilita’ tra le altre cose di intervenire sull’organizzazione e lo sviluppo delle attivita’ considerate piu’ a rischio, disciplinare tempi e modi della campagna vaccinale, individuare modalita’ e corridoi per l’ingresso nel Paese, rispettoso delle esigenze sanitarie. Secondo dati ufficiali il 70,9 per cento della popolazione ha ricevuto le due dosi del vaccino e il 10 per cento il richiamo.
L’America latina registra ad oggi a livello regionale il tasso di vaccinazione piu’ alto al mondo. Secondo dati elaborati dalla piattaforma “Our World in Data”, dell’Universita’ di Oxford, nella regione del Sud America il 63 per cento della popolazione ha ricevuto entrambe le dosi del vaccino anti Covid-19 e il 12 per cento e’ parzialmente vaccinato. Il Cile, da solo, ha vaccinato con le due dosi l’86 per cento della sua popolazione. La percentuale e’ superiore a quella registrata in Asia, Europa, Nord America e Africa. In Asia i vaccinati con le due dosi sono il 55 per cento a fronte di un 11 per cento di parzialmente vaccinati; in Europa i cittadini che hanno completato il ciclo vaccinale sono il 61 per cento, contro il 4,2 per cento che ha ricevuto solo una dose, mentre in Nord America la percentuale delle persone immunizzate si attesta al 58 per cento, a fronte di un 9,9 per cento di persone parzialmente vaccinate. Fanalino di coda resta l’Africa, con solo l’8,9 per cento della popolazione che ha ricevuto entrambe le dosi del vaccino e il 4,9 per cento che ne ha ricevuta solo una.