Alessandro Ghinelli, sindaco di Arezzo, vuole fare causa a Maria Elena Boschi per danno d’immagine in merito alla vicenda Banca Etruria. “Ho passato la palla all’ufficio legale del Comune che dovrà valutare quelle che sono le mie convinzioni e cioè che ci siano delle responsabilità di Maria Elena Boschi e Luigi Boschi”.
“Tutti i media europei – continua Ghinelli parlando a Radio Cusano Campus – hanno descritto la nostra come una città del malaffare e questo ha comportato un danno d’immagine. Io ho sempre tutelato l’immagine della città per rilanciare il turismo. I nostri giornali locali non perdono giorno per non segnare il punto di avanzamento dei processi su Banca Etruria, ma l’origine di tutto questo è l’azzeramento di Banca Etruria, varato dal governo Renzi”.
“Prima di quel provvedimento c’è stata una procedura per la possibile vendita di Banca Etruria, procedura in cui si è infilata a piedi pari la ministra Boschi che è stata smascherata in più occasioni. C’è stata una presenza ingombrante, e non so con quali effetti, di un personaggio che lì non ci doveva stare. A me viene il dubbio che questi atteggiamenti abbiano prodotto poi questo danno d’immagine. Oltre al danno d’immagine, c’è il danno patrimoniale che deriva dalla perdita di chance delle aziende aretine a cui, dall’oggi al domani, è venuta a mancare la banca locale”.
Candidatura Boschi ad Arezzo. “Lei è una persona molto riservata, so che si vuole candidare ma non so dove. Io le avevo consigliato di star ferma un turno. Lei è una persona giovane, capace, gradevole nell’aspetto, ma perché non salta un turno e si ricandida la prossima volta? Matteo Renzi venne a settembre ad Arezzo a dire che si sarebbe candidato al Senato ad Arezzo, perché la vicenda Banca Etruria non avrebbe avuto strascichi. E invece non si sta candidando ad Arezzo. E’ il solito Pinocchio. Prima viene a fare lo sbruffoncello ad Arezzo a dire che si candida, poi nel segreto dei suoi ragionamenti ha capito che non è aria. Il Pd è il miglior avversario politico che potrei chiedere in questo momento, hanno fatto talmente tanti errori che in questa terra prenderanno una grande batosta. In Toscana l’appeal del giglio magico si è ridimensionato di tanto”.