E’ mistero sulla sorte dell’ottatanovenne sovrano saudita Abdullah. Molti website lo danno per clinicamente morto, alcuni gia’ da cinque giorni, ma non ci sono conferme ufficiali e l’agenzia di stampa saudita lunedi’ ha scritto che il re ha regolarmente presieduto la riunione del consiglio dei ministri. La notizia e’ stata diffusa da un giornalista del quotidiano Asharq al Awsat basato a Londra, secondo il quale gli organi vitali del sovrano hanno smesso di funzionare e il sovrano e’ stato sottoposto a defibrillazione. Non e’ la prima volta che si diffondono voci sulla morte dell’anziano monarca, viste le sue lunghe assenze dalla scena pubblica. Lo stesso Asharq al Awsat aveva dato per morto re Abdullah lo scorso novembre dopo un intervento durato 14 ore a Riad, la capitale saudita. Questa notizia venne successivamente smentita dalla corte reale.
Secondo altri website, Abdullah bin abdulaziz al Saud, custode dei luoghi santi di Mecca e Medina, salito al trono il primo agosto del 2005, era in Marocco in convalescenza dopo essere stato sottoposto ad un intervento chirurgico negli Usa. Secondo questi siti la notizia del suo decesso non verra’ ufficializzata molto presto vista la difficile successione al trono e il delicato momento della regione.
Il futuro del trono del regno saudita, paese chiave della regione, alleato degli Usa e in crescente attrito con l’altra superpotenza regionale, l’Iran, si e’ complicato dopo la morte in successione di due principi ereditari entrambe fratellastri del re. Il primo, principe Sultan , e’ morto il 22 ottobre 2011.
Nuovo principe ereditario divenne quindi il fratello di Sultan Nayef, che pero’ e’ morto a Ginevra nel giugno dello scorso anno mentre stava effettuando test clinici. Il terzo principe ereditario e’ quindi diventato Salman nominato il 18 giugno 2012. Appartiene alla vecchia guardia dei fratelli e fratellastri del re con i suoi 76 anni e dietro spingono le nuove generazioni, rappresentate da Muqrin bin Abdulaziz, nato nel 1945, ex capo dell’intelligence e nominato a febbraio secondo vice premier, carica che prelude alla nomina a principe ereditario.
La monarchia saudita, che segue la corrente ultraconservatrice dell’islam wahabita, ha festeggiato il 6 maggio l’ottavo anniversario dell’ascesa al trono di re Abdullah, patito di purosangue arabi, elogiandone le riforme in particolare quelle per dare timidi spazi alle donne, come la concessione del diritto di voto e di candidarsi alle prossime elezioni municipali nel 2015.
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