L’ex senatore Marcello Dell’Utri, condannato a 7 anni di carcere per presunti favoreggiamenti esterni al sistema mafioso, sta sempre peggio, divorato a 77 anni da un cancro, ma non può lasciare Rebibbia neppure per andare in ospedale.
E’ atroce questo stato di cose con una magistratura politicizzata che si accanisce contro una persona anziana che chiede non la libertà. ma solo di potersi curare. Perfino il perito della Procura di Roma aveva espresso il suo assenso – constatando la gravità dello stato di salute del detenuto – ma i giudici hanno detto di no, manco Dell’Utri fosse un pericoloso criminale.
Due pesi e due misure: gli autori degli omicidi di Aldo Moro e della sua scorta sono tutti scarcerati e a spasso, quelli del Commissario Calabresi sono stati graziati, Cesare Battisti è sempre felicemente in Brasile e si fa sberleffi di tutti, ma Dell’Utri no: crepi in galera.
Spero che il nuovo Parlamento abbia il coraggio di manifestargli concretamente solidarietà e la Giustizia sia per una volta umana dimostrando soprattutto come la legge sia davvero “uguale per tutti”.